QUATTRO CANDIDATI A CONFRONTO

Dibattito fra quattro candidati sindaci lunedì sera, alle 18.30 presso la sala Costi dell'ex-Folcioni, organizzato da Confcooperative.
MIMMA AIELLO, avvocato, sostenuta da una sola lista “Cambiare si può” con l'appoggio di Rifondazione Comunista, dei Verdi di Crema e della comunità socialista.
STEFANIA BONALDI, sindaco uscente, sostenuta da 6 liste: la propria, “Cittadini in Comune”, le civiche “Crema Bene Comune”, “Crema Città della bellezza” e “Generazione Crema”, le liste del “Partito Democratico” e de “La Sinistra”.
CARLO CATTANEO, giovane laureato in turismo e beni culturali, sostenuto da una sola rispettiva lista: “Movimento 5 Stelle”.
CHICCO ZUCCHI, candidato civico, già direttore di Asvicom e già presidente dell'Ac Crema è sostenuto da 10 liste: la propria “Chicco Zucchi Sindaco”, “No Invasione”, “Crema Città Aperta”, “Viva Crema Nuova”, “Ombriano Viva”, “Lega Nord”, “Pensionati per Zucchi”, “Forza Italia”, “Fratelli d'Italia-AN”, “Crema Popolare” (che riunisce ex Ncd, Area popolare).
Il quinto candidato, LUCA GROSSI, medico geriatra, sostenuto dalla lista “Il popolo della famiglia”, il partito costituito da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, era assente per improvvisi impegni familiari.
Ha organizzato la kermesse Confcooperative che rappresenta la cooperazione sul territorio, la confederazione più rilevante delle cinque esistenti in provincia di Cremona (è statao dato anche un quadro statistico). Ha introdotto il dibatto il responsabile delle cooperative di Cremona Andrea Tolomini. Moderatore il direttore del Nuovo Torrazzo don Giorgio Zucchelli.
Quattro le domande rivolte ai candidati, due dal moderatore, due dai rappresentanti di Confocooperative ed una – spontanea – da un signore del pubblico. Le risposte rigorosamente in ordine alfabetico.
L'obiettivo della serata era quello di affrontare le questioni del welfare locale e dei servizi alla persona. Nella prima domanda si è chiesto ai candidati quali i punti fondamentali in merito nei loro programmi. In seguito come intendessero promuovere il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperazione privata cremasca. Poi il tema del lavoro; infine quale il primo obiettivo che i candidati avrebbero voluto realizzare in caso di elezione a sindaco di Crema.
Per Mimma Aiello, l'interesse si è rivolto alla solitudine anche in ambito familiare, soprattutto nelle famiglie monoparentali, ha promesso quindi progetti di assistenza alla persona e di co-housing, oltre all'eliminazione delle barriere architettoniche. Le cooperative sono diventate fondamentali per affiancare le persone: l'amministrazione deve essere al loro fianco, non per delegare ma per cooperare. Il tema del lavoro non può essere risolto da un'amministrazione comunale, tuttavia è possibile per i Comuni e le cooperative insieme proporre lavori socialmente utili e laboratori di produzione e vendita calmierata. Eliminazione barriere, e laboratori di economia sociale e solidale le sue priorità.
Il sindaco uscente Bonaldi ha ribadito i punti fondamentali del programma già in atto: lo welfare di comunità per cui l'ente pubblico non interviene più a settori, ma collabora all'interno dei quartieri con le realtà sociali per affiancare le persone nel loro ambiente. Inoltre ritiene che bisogna passare dal welfare come assistenza al coinvolgimento delle persone perché diventino protagoniste. Per far questo si è passati dalla logica dell'appalto dei servizi al quella della co-progettazione, non più gestori, ma partners. A questo scopo è nato il consorzio “Sul Serio”. Per favorire l'occupazione, la Bonaldi ha parlato dello sportello che avvicina aziende e coloro che cercano lavoro, nonché della nuova iniziativa dell'Alternanza Scuola Lavoro che avvicina gli studenti alle aziende. Tra le priorità ha indicato un welfare innovativo, orientato al benessere di tutte le persone, e il problema della case popolari.
Cattaneo ha puntato su una migliore distribuzione delle risorse per realizzare l'attività sociale, impegnandosi al controllo per evitare sprechi e deficit. Ha parlato anche di assistenza individuale e della figura del “maggiordomo” che può venire incontro alle necessità. Importante la collaborazione con le cooperative, ma l'Amministrazione dovrà mantenere sempre la funzione di controllo e di vigilanza perché le risorse vengano distribuite in modo etico. Punto primario di intervento sarà quello di realizzare una macchina amministrativa che offra assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno.
Infine, il candidato Chicco Zucchi ha sottolineato la sua esperienza nell'ambito del welfare con l'obiettivo che “Nessuno deve rimanere indietro”. E ha fatto l'esempio dell'impegno nella sua azienda dove si è attivato un percorso definito “In armonia lavoro e famiglia”: si interviene con politiche per la famiglia individuando i problemi maggiori dei singoli lavoratori per risolverli, offrendo un “maggiordomo” che svolge compiti che le donne lavoratrici non riescono a portare avanti e compensando la riduzione di stipendio durante il periodo di maternità. Suo impegno la riqualificazione dell'ex-Misericordia e l'eliminazione di tutte le barriere nella città. Come anche una stretta collaborazione con le cooperative, favorendo politiche attive per il lavoro e la formazione di chi il lavoro non ce l'ha. Zucchi auspica di poter fare tanto per le fascia più deboli, non trova un impegno primario perché i problemi sono numerosi e il suo sogno nel cassetto è quello di far contenti tutti.
Terminato il dibattito, tra il pubblico un cittadino ha chiesto ai candidati quale sarà il loro impegno verso gli immigrati. La Aiello ha risposto che tutti hanno gli stessi nostri diritti per entrare nel mondo del lavoro; la Bonaldi ha parlato di città inclusiva secondo il modello dell'accoglienza diffusa e ha sottolineato il problema dei minori non accompagnati; per Cattaneo il problema è nazionale e il comportamento corretto sono gli accordi con la Prefettura; Zucchi ha parlato di tematica delicata: chi ha diritto all'asilo viene accolto a braccia aperte, ma con gli immigrati che vengono per altri scopi (anche solo quelli economici) siamo più freddi.