Gli investigatori del Nucleo Operativo di Crema, nella serata di venerdì hanno arrestato un nordafricano per detenzione e spaccio di stupefacenti. R.F., 37enne egiziano, regolarmente in Italia, è stato trovato in possesso di cocaina e di denaro probabile provento dell'attività di spaccio.
“Da giorni i Carabinieri del Nucleo Operativo – spiega il maggiore dell'Arma Giancarlo Carraro – avevano ricevuto confidenze da parte di alcuni tossicodipendenti che segnalavano la presenza di uno straniero che in un quartiere periferico della città di Crema spacciava cocaina. L'attività investigativa permetteva di identificare il soggetto ed iniziare e portare avanti per alcuni giorni dei servizi di osservazione con personale che si era nascosto in alcune abitazioni adiacenti a via Bramante”.
Nel pomeriggio di venerdì i militari i Carabinieri hanno visto il 37enne uscire di casa e percorrere via Bramante con fare sospetto. Ad un certo punto è sopraggiunta una prima autovettura che fermava la propria marcia vicino allo straniero il quale allungava al conducente un involucro ricevendo in cambio denaro. “Il mezzo ripartiva e si allontanava in direzione del centro di Crema ove veniva bloccato da una pattuglia che sottoponeva la persona a perquisizione rinvenendo un grammo di cocaina”.
La stessa azione si è poi ripetuta per altre due volte nel giro di pochi minuti, tant'è che dopo altre due perquisizioni, gli investigatori, avendo certezza dello spaccio di droga, hanno deciso di uscire allo scoperto “bloccando il soggetto a fatica, con l'ausilio di personale in uniforme. A seguito della sua perquisizione estesa anche all'abitazione si rinvenivano altre 9 dosi di cocaina nonchè la somma di euro 955 considerata provento dello spaccio 8sequestrata)”.
R.F. 37 enne egiziano, disoccupato, regolare in Italia, è stato dichiarato in stato di arresto. “I tre acquirenti (liberi professionisti ed esercenti) tutte persone facenti parti della cd. 'Crema bene' che saranno segnalate alla Prefettura di Cremona quali assuntori di stupefacenti a scopo non terapeutico – conclude Carraro – ammettevano di aver acquistato in diverse occasioni stupefacente dall'egiziano a cui venivano sequestrati due telefoni cellulari i cui nominativi inseriti nelle rubriche verranno a breve invitati in caserma per essere escussi si eventuali cessioni di droga”.