ALPINI: CORI A RICORDO DI NIKOLAJEWKA

Dopo i saluti a nome dell'amministrazione comunale da parte del consigliere Sebastiano Gerini, è toccato a Fabio Samanni, capo della sezione Alpini di Crema, presentare – sabato sera alle ore 21 presso l'auditorium Bruno Manenti, chiesa di San Bernardino – il concerto-performance a ricordo della battaglia di Nikolajewka.
Durante la Seconda guerra mondiale, le forze italo-tedesche, provate dal gelido inverno russo, ripiegarono caoticamente. Dopo 9 giorni di marcia e 25 battaglie di sfondamento e retroguardia, gli Alpini giunsero all'appuntamento finale: lo sbarramento russo di Nikolajewka. I 13.420 uomini rimasti del Corpo d'Armata Alpino – erano più di 60.000 dieci giorni prima – espugnarono, a colpi di fucile e bombe a mano, il paese di Nikolajewka. Le forze sovietiche vennero sopraffatte dagli Alpini della Tridentina, comandati dal loro comandante, il generale Reverberi, che li trascinò all'attacco delle postazioni russe al grido di “Tridentina avanti!”. Come una valanga, gli Alpini travolsero la resistenza sovietica, ma il prezzo pagato fu enorme: migliaia di soldati italiani restarono sul campo di battaglia. Era il 26 gennaio 1943.
Sabato il coro della Brigata Alpina Tridentina ha proposto agli spettatori quella storia, con canti e la performance dell'attore professionista Davide Mindo: ha interpretato l'alpino cremasco Antonio Aresi, di 21/22 anni, che partecipò alla campagna di Russia, finì in un campo di concentramento e ritornò poi a Crema. È scomparso poco tempo fa. Durante la serata era disponibile un suo libro di memorie.
La serata molto interessante si è svolta con l'alternanza di tradizionali canti del coro degli Alpini e di scketch, tra cui la parodia di Vittorio Emanuele III; la dichiarazione di guerra di Mussolini; il soldato Aresi in diverse situazioni disperate durante la campagna di Russia; la sua determinazione a ritornare e il suo ritorno a Crema: “Io ce l'ho fatta.. Credere che io sia contento perché sono tornato? Quanto desideravano come me di ritornare e non sono tornati. Insieme abbiamo imparato cosa vuol dire la vita.” E ha concluso: “Con la mente io sarò sempre qui a Nikolaevka…” e ha fatto subito seguito il canto: “Io resto qui”.
A conclusione del concerto il maestro Bassi ha eseguito sul violino lo struggentre motivo musicale del film Schindler List. Poi il coro, che ha come scopo di tenere viva la memoria della brigata Trindentina, ha eseguito il celeberrimo motivo “Signore delle Cime” e l'inno di Mameli.