GLI AUGURI DEL PAPA PER IL NUOVO ANNO

Dopo la Messa della solennità della Madre di Dio, domenica, primo giorno del nuovo anno, papa Francesco ha recitato la preghiera dell'Angelus ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, ricordando l'odierna Giornata mondiale della pace ed esprimendo il proprio dolore per l'attentato di Capodanno a Istanbul.
Papa Francesco è sgomento per la nuova strage che ha colpito la Turchia: almeno 39 persone uccise e oltre 60 ferite da uno o più attentatori mentre festeggiavano in discoteca il Capodanno: “Purtroppo – ha detto – la violenza ha colpito anche in questa notte di auguri e di speranza. Addolorato, esprimo la mia vicinanza al popolo turco, prego per le numerose vittime e per i feriti e per tutta la Nazione in lutto, e chiedo al Signore di sostenere tutti gli uomini di buona volontà che si rimboccano coraggiosamente le maniche per affrontare la piaga del terrorismo e questa macchia di sangue che avvolge il mondo con un'ombra di paura e di smarrimento”.
Oggi – ha ricordato il Pontefice – si celebra la Giornata Mondiale della Pace, voluta 50 anni fa dal beato Paolo VI “per rafforzare l'impegno comune di costruire un mondo pacifico e fraterno”. Nel suo Messaggio per questa ricorrenza, propone di assumere “la nonviolenza come stile per una politica di pace”.
Il Santo Padre ha quindi rivolto i suoi auguri di buon anno: “L'anno sarà buono nella misura in cui ognuno di noi, con l'aiuto di Dio, cercherà di fare il bene giorno per giorno. Così si costruisce la pace, dicendo 'no' – con i fatti – all'odio e alla violenza e 'sì' alla fraternità e alla riconciliazione”.
Il Papa ha espresso la sua riconoscenza per le “tante iniziative di preghiera e di impegno per la pace che si svolgono in ogni parte del mondo”, ricordando in particolare la marcia nazionale della notte del 31 dicembre a Bologna, promossa da Cei, Caritas, Azione Cattolica e Pax Christi, con il sostegno della Diocesi e del Comune di Bologna. E ha salutato i partecipanti alla manifestazione “Pace in tutte le terre”, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.
Ha quindi ringraziato il Presidente della Repubblica Italiana per le espressioni augurali che gli ha rivolto la sera del 31 dicembre durante il suo Messaggio alla Nazione: “Ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza”.
Prima dell'Angelus, il Papa aveva sottolineato che Maria ha dato “la sua disponibilità ad essere coinvolta nell'attuazione del piano di salvezza di Dio, che “ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore” e “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”: “Dio chiede a Maria non solo di essere la madre del suo Figlio unigenito, ma anche di cooperare con il Figlio e per il Figlio al piano di salvezza, affinché in lei e attraverso di lei, umile serva, si compiano le grandi opere della misericordia divina”.
E ha concluso con una preghiera di ringraziamento a Maria per aver dato al mondo il Salvatore: “Grazie, o Santa Madre del Figlio di Dio Gesù! Grazie per la tua umiltà che ha attirato lo sguardo di Dio; grazie per la fede con cui hai accolto la sua Parola; grazie per il coraggio con cui hai detto 'eccomi', dimentica di te, affascinata dall'Amore Santo, fatta un tutt'uno con la sua speranza. Grazie, o Santa Madre del Figlio di Dio Gesù! Prega per noi, pellegrini nel tempo; aiutaci a camminare sulla via della pace. Amen”.