CONSIGLIO GENERALE ASSOCAMERESTERO

Assocamerestero ha tenuto stamattina il primo consiglio generale della presidenza Gian Domenico Auricchio a Cremona.
“Si tratta di un evento che intende valorizzare l'impegno del sistema camerale a favore dell'internazionalizzazione, ponendosi come momento significativo di un percorso volto a rafforzare il posizionamento delle imprese italiane all'estero”, ha sottolineato lo stesso presidente, nel dirsi soddisfatto che l'incontro si sia svolto proprio nella sede della Cciaa cremonese.
“L'internazionalizzazione rappresenta, oggi più che mai, una via obbligata per la crescita”, ha aggiunto. E ne è “ben consapevole la Camera di Commercio di Cremona, che in questi anni ha molto investito su questo fronte, sia in termini di risorse, sia in termini di assistenza alle imprese”. Riuscendo, negli ultimi cinque anni, a ridurre drasticamente le spese di personale e di funzionamento, passando dai circa 2 milioni 739 mila euro del 2010 a poco più di 2,1 milioni nel 2015 (-24%).
Anche i costi di struttura del 2015 sono in ulteriore miglioramento rispetto all'anno precedente, pari al 63,68% degli oneri correnti, contro la media nazionale del 77,82%.
Sulla base dei riscontri effettuati da Unioncamere nazionale il valore aggiunto per impresa trasferito nell'ambito del processo di promozione del territorio è per Cremona pari a 118 euro, contro la media nazionale di 75,30.
“Un risultato decisamente positivo – ha fatto osservare – confermato anche dalle analisi di valutazione del soddisfacimento dell'utenza. Negli anni della crisi sono stati oltre 3,5 milioni gli euro destinati a favorire l'internazionalizzazione che hanno permesso di supportare le imprese con poco meno di 800 iniziative fra fiere, missioni ed erogazione di voucher. E anche nel 2016, nonostante l'attuale quadro di risorse scarse, dovute al taglio del 40% del diritto camerale disposto dal governo Renzi, la Giunta ha deciso di stanziare 420 mila euro per sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese.”
“In questi anni di crisi l'export ha rappresentato per le imprese cremonesi, di tutti i settori, un indubbio punto di forza. Dal 2009 al 2015 – ha riferito – le esportazioni totali cremonesi hanno registrato un incremento del 53% (contro il +35% della Lombardia e il +42% dell'Italia) confermando, nel 2015, con oltre 3,6 miliardi di euro, un valore molto vicino al loro massimo storico. Anche le esportazioni pro capite vedono Cremona, con oltre 7,5 mila euro, al di sopra della media italiana (5,1 mila euro), mentre il valore percentuale dell'export sul valore aggiunto pari al 30,1%, è al di sopra sia della media lombarda (25,4%), che nazionale (21,1%).”
E in questa prospettiva l'occasione odierna del consiglio generale di Assocamerestero a Cremona è stata particolarmente significativa per presentare la rete delle Camere di Commercio italiane all'estero e dare al sistema imprenditoriale elementi utili a cogliere le diverse opportunità per operare sui mercati mondiali.
“È evidente che la partita sui mercati esteri – ha sostenuto il presidente – si può vincere solo attraverso un gioco di squadra, con tutti i soggetti della promozione impegnati a ogni livello, e una strategia d'attacco fatta di maggior credito alle aziende, di una promozione mirata del made in Italy e, soprattutto, di una profonda conoscenza dei mercati internazionali.”
“La presenza stamattina di 12 Camere di Commercio italiane all'estero – 'antenne informative' sui territori esteri e veri e propri avamposti per le PMI che operano sul mercato globale, ha evidenziato Auricchio – in rappresentanza delle 79 in 54 Paesi, del presidente dell'ICE Riccardo Monti, di funzionari dei ministeri dello Sviluppo economico e degli Affari esteri, testimonia la volontà di porsi al fianco delle imprese su un fronte, quello dell'internazionalizzazione, che rappresenta davvero la chiave per far ripartire il nostro Paese.”