CREMA – FAI APRE PALAZZO PREMOLI

A Crema in occasione della XXIV edizione delle Giornate di Primavera dei FAI, verrà aperto in piazza Premoli, 3 il Palazzo Patrini-Premoli-Pozzali ; gli orari di apertura previsti per sabato 19 saranno dalle ore 10 alle ore 17, domenica 20 la chiusura sarà prevista alle ore 16.30. Per gli iscritti fai ci sarà la possibilità di visitare alcune sale dell'area sud al piano terra del palazzo nella mattinata di sabato.
PALAZZO PATRINI – PREMOLI – POZZALI
Crema (CR) Il maestoso palazzo Patrini – Premoli – Pozzali di Crema domina, con la sua estesa facciata in cotto a vista, l'attuale Piazza Premoli. Questa nobile residenza è stata eretta per volontà di Domenico Patrini tra la fine del '600 e i primi anni del '700, demolendo edifici precedenti di proprietà del padre Carlo, secondo un impianto architettonico a U, trasformato nel tempo con l'aggiunta di una porzione ottocentesca che termina con una torretta merlata.
I Patrini, famiglia di commercianti e proprietari terrieri attestata a Crema dalla metà del '500, furono ammessi a far parte del Consiglio Generale che amministrava la città e il territorio per conto della Repubblica di Venezia dalla metà del '600, nonostante non potessero vantare titoli nobiliari.
La porzione di un piccolo palazzetto a due piani che guarda su via Alemanio Fino rappresenta la parte sopravvissuta dell'antica costruzione secentesca, congiunta alla torretta e alla serie di logge su più livelli costruite successivamente. Il lato rivolto verso piazza Premoli mostra un'imponente e rigorosa facciata settecentesca, scandita da una cornice marcapiano e da due lunghe file di finestre su due ordini, ornate da cornici architettoniche leggermente aggettanti di diversa tipologia. Al centro della facciata si trova un grande portale d'accesso sormontato da un balconcino in pietra qui collocato nel 1708 per dare maggior nobiltà al fronte principale. Sotto la balaustra a colonnette del balcone troneggia un'enorme aquila ad ali spiegate, ornata sul petto da una collana a 33 grani e un fiocco, la mispaa (rimando allo stemma della famiglia Patrini).
Entrando dal grande portale ci si trova sotto un porticato a volte, affacciato sul cortile: attraverso due portali ci si immette nelle ali laterali. A destra si sviluppa uno scalone di rappresentanza a due rampe che sale agli ambienti nobili del primo piano, mentre sul lato sinistro si alternano una serie di ambienti settecenteschi ad altri ottocenteschi dalle forme neogotiche. Le antiche stalle, sono attualmente sede di uffici, mentre il giardino privato nel lato sud, con l'imponente cedro del Libano, è visibile attraverso una cancellata. All'interno di questa dimora signorile è stata conservata la boiserie originaria e la decorazione è diversa in ogni ambiente: elementi vegetali e floreali abbelliscono alcune sale del piano nobile; richiami più geometrici e araldici, invece, si trovano affrescati sulle volte delle sale al piano terreno.
Nel 1755 l'ultimo discendente Carlo Patrini, scelta la vita monastica, lasciò il palazzo al cugino Livio Alessandro Benvenuti che poi lo vendette al conte Giulio Premoli.
I Premoli, documentati a Crema dalla metà del '500, avevano ottenuto il titolo di Conti Palatini nel 1642 dall'Imperatore e avevano ricoperto importanti cariche pubbliche.