Un laboratorio a tema e una visita per toccare con mano i celebri carri allegorici che animano la festa di piazza insieme a gruppi mascherati e musicali. È quanto hanno potuto vivere i piccoli dell'asilo infantile di Ricengo, intitolato a “Padre Sandro Pizzi”.
Prima, due settimane fa, la visita del Comitato Carnevale Cremasco in classe, poi la “gita” nei capannoni di Santa Maria della Croce dove i carri prendono forma, colore e. magia. La rappresentanza del Comitato Carnevale Cremasco, che da un trentennio gestisce il concorso mascherato di Crema, capitanata dalla maschera tipica della nostra città, il Gagét col so uchèt, in classe ha guidato un laboratorio dove sono state costruite quattro maschere di carta pesta per la gioia dei quaranta bambini delle maestre e assistenti dell'asilo Eleonora, Fiorenza, Angela, Luana, Stefania, Mariella e Michela. Ai bambini è stata raccontata la vera storia del Carnevale cremasco, con le curiosità della manifestazione e i proverbi dialettali e le usanze che la accompagnano sin dai tempi remoti. I piccoli hanno mostrato interesse e rivolto molte domande. Sembra che il Carnevale a Crema sia stato introdotto dai veneziani dopo l'inizio del loro dominio, avvenuto nel 1449: è lo storico Pietro Terni a riferirci di un corteo mascherato avvenuto nel 1493, “con carri ornati e fanciulli travestiti da pianeti, re Magi e altre fantasie”. Chi l'avrebbe mai detto!
A Santa Maria della Croce, nei giorni scorsi, la visita al luogo dove i carri vengono realizzati dagli appassionati volontari, una merenda tutti insieme e tante espressioni di meraviglia davanti ai carri 2016 pronti a sfilare, come avverrà anche domani.
