Ormai pienamente avviato, con i lavori che sono partiti da un paio di settimane, il cantiere della nuova caserma dei Carabinieri di Montodine, in via Madre Teresa di Calcutta, ha ricevuto venerdì scorso la visita dei vertici militari e istituzionali che, accompagnati dagli amministratori comunali locali e dai responsabili delle ditte coinvolte, hanno fatto un primo punto della situazione.
Entro maggio la prosa della prima pietra
“Erano presenti al sopralluogo – riferisce il sindaco Alessandro Pandini – l’ingegner Sorrentino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, per l’Arma dei Carabinieri, il colonnello provinciale Gerbo, unitamente ai geometri e ingegneri delle aziende che si sono aggiudicate l’appalto. Presso il cantiere tutto procede secondo i piani: salvo imprevisti, per la fine del mese di maggio è in programma la cerimonia della posa della prima pietra con l’intervento del ministro Matteo Salvini”.
Ricordiamo che la caserma e il relativo appalto non sono di competenza comunali, ma il tutto è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Da parte sua, come è noto, l’amministrazione montodinese ha messo a disposizione gratuitamente i circa 2.310 metri quadri dell’area.
I lavori procedono
A eseguire i lavori – con il supporto anche di aziende locali – sono la Società appaltatrice Sires e la sub-affidataria Padus: sono loro a realizzare l’importante e moderna Stazione dell’Arma a servizio, in particolare, dei territori che fanno capo ai Comuni di Montodine, Moscazzano, Ripalta Arpina, Credera-Rubbiano e Ripalta Guerina. L’appalto ammonta a 1.960.000 euro.
La nuova caserma sarà articolata su due piani fuori terra e comprenderà sia la zona operativa e logistica sia gli alloggi dei Carabinieri e delle famiglie del personale militare, oltre ai servizi, alle camere di sicurezza e ai locali tecnici. Tutto l’edificio è predisposto per impianto fotovoltaico e solare. Una caserma, dunque, davvero d’avanguardia e perfettamente in grado di assicurare il migliore svolgimento delle funzioni dell’Arma.
Dopo anni d’attesa di va dunque concretizzando un’opera attesa da decenni. “È un risultato ottenuto da tutte le forze politiche, di qualsiasi schieramento – commenta il sindaco Pandini – e grazie all’impegno particolare all’ex ministro Danilo Toninelli, che ha sbloccato la situazione, e dei provveditori regionali dottori Baratono e Riva”.
L’iter prevede la fine dei lavori per novembre 2023.