Auto, Salini (Fi-Ppe): stop a diesel e benzina nel 2035, “la Commissione anticipi le proposte”

Bruxelles, venerdì 10 marzo. “In tutte le nuove proposte della Commissione sul Green deal e sul nuovo dossier Euro 7 che ci apprestiamo a discutere all’Eurocamera, serve una rivoluzione copernicana sul metodo di calcolo delle emissioni: è indispensabile passare da un conteggio al tubo di scarico del veicolo (Tail-pipe) ad un sistema più realistico, che tenga conto della quantità di CO2 prodotta nell’intero ciclo di vita del mezzo (Life-cycle approach). L’esecutivo Ue metta subito nero su bianco un impegno concreto e non generico in questo senso, una svolta che consentirebbe anche di sbloccare l’attuale stallo Ue sullo stop a diesel e benzina dal 2035, salvando il motore a combustione senza compromettere i target climatici”. Lo afferma Massimiliano Salini (Fi-Ppe).

Mobilità pulita

Tenendo conto infatti delle emissioni totali, generate e sottratte, nell’intero ciclo produttivo dell’auto e del carburante, si preserverebbero i carburanti alternativi ecologici – cosiddetti “carbon neutral” – dagli e-fuel ai biocarburanti e all’idrogeno, e si salverebbe il motore a scoppio, scongiurando la distruzione della filiera automotive europea e mantenendo nel contempo gli obiettivi ambientali di riduzione della CO2. “Con il nuovo metodo si demolirebbe inoltre una volta per tutte il grande equivoco provocato dalla retorica fasulla dell’ala più ideologizzata guidata dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, per cui basterebbe elettrificare i trasporti per passare tout-court alla mobilità pulita: se l’energia che alimenta l’auto elettrica è prodotta in modo non sostenibile, va da sé infatti che lo zero emission resta solo uno slogan vuoto e ipocrita”, aggiunge il cremasco, relatore del PPE in Commissione Tran sul regolamento relativo agli standard di CO2 per auto nuove e veicoli leggeri e relatore PPE in Commissione Industria sul nuovo regolamento Euro 7.

Accelerare i tempi

Conclude Salini: “In Parlamento Ue abbiamo già ottenuto, nel regolamento sugli standard CO2, l’inserimento di un impegno, da parte della Commissione, a presentare entro il 2025 una proposta per un nuova metodologia di calcolo delle emissioni. Alla luce del recente impasse, siamo convinti che l’esecutivo Ue debba anticipare i termini della proposta, prevedendo subito un intervento legislativo non generico da attuare in tempi brevi e secondo una road map certa e trasparente, che consentirebbe di uscire in modo lineare dalle secche in cui si è arenata l’Ue sul ban a diesel e benzina nel 2035″.