Il sindaco Fabio Bergamaschi ha replicato all’interrogazione (con richiesta di risposta scritta) presentata dal consigliere comunale leghista Andrea Bergamaschini sulla pista ciclabile Crema-Madignano. Mirata a conoscere lo stato di avanzamento del progetto (preliminare, definitivo, esecutivo); la compartecipazione al progetto di vari enti coinvolti (Comune, Provincia, Regione); le tempistiche di inizio lavori e la conclusione dell’opera e, infine, se alla luce degli aumenti delle materie prime e dei lavori pubblici in generale, l’amministrazione abbia previsto maggiori costi per l’opera. Di fatto siamo di fronte alla prima mozione “succulenta” delle minoranze di Sala degli Ostaggi.
Finanziata da Regione e Comune
“L’opera – sottolinea il sindaco – è progettata e realizzata dalla Provincia di Cremona in base a un finanziamento regionale e cofinanziata dal Comune di Crema. La Provincia ha fornito le seguenti indicazioni sullo stato di avanzamento della progettazione e del cronoprogramma. Alla data odierna è in corso la redazione dello Studio di fattibilità tecnico ed economico da parte della Provincia e non risultano altri livelli di progettazione approvati”. Le risorse economiche per la realizzazione dell’opera sono ripartite tra
Regione Lombardia, 400.000 euro, e Comune di Crema, 450.000 euro.
Spostata al 2025
“Le tempistiche di realizzazione dell’opera – aggiunge il primo cittadino – sono collegate al Piano di finanziamento di Regione Lombardia. Il cronoprogramma ipotizzato dalla Provincia prevede l’approvazione del progetto definitivo entro 31/12/2023, l’approvazione del progetto esecutivo entro 30/04/2024, la gara di appalto e l’affidamento lavori entro il 30/09/2024, con esecuzione dei lavori entro il 30/09/2025 e il collaudo finale entro 31/12/2025″. Non essendo stato approvato lo Studio di Fattibilità Tecnico ed Economico, e in particolare il progetto definitivo, allo stato attuale non è possibile sapere se sono ipotizzabili dei costi maggiori per l’esecuzione dell’opera.
Lunga attesa
Come noto Madignano ha già fatto la sua parte da tempo e aspetta fiducioso. Forse, però, la fiducia non basta più viste le tempistiche annunciate. Di qui, probabilmente, lo stretto riserbo sulla questione mantenuto dall’ente provinciale e dall’amministrazione cittadina. Che non più tardi di febbraio 2022, proprio per voce del sindaco Bergamaschi aveva ipotizzato la costruzione dell’infrastruttura entro il 2023. La notizia del giorno, quanotmeno, è la certezza del cronoprogramma, anche se il progetto definitivo arriverà solo alla fine dell’anno venturo. Per i madignanesi, poi, almeno ancora un paio d’anni di disagi e pericoli sulla due ruote a bordo strada.