Il direttore generale dell’Asst di Crema, dott.ssa Ida Ramponi, è stata ospite al Rotary Club Crema – ieri – accompagnata dal primario di Pediatria, dottor Salvatore Savasta. Ha naturalmente parlato del nostro nosocomio e della sanità territoriale, partendo dal presupposto di come sia necessario “creare sinergie proficue tra ospedale e territorio, tra medici di base e professionisti vari, che siano utili alla comunità”. Bisogna “andare oltre le polemiche per rispondere con i fatti”, ha detto. Fatti che per Crema, come altrove, mostrano “criticità legate alla mancanza di personale. Ma c’è la volontà di risolverle con la pubblicazione di continui bandi”. Insomma, i problemi devono rappresentare uno sprone a fare sempre meglio. Al tavolo dei relatori, con il presidente Antonio Agazzi e i due ospiti, Luigi Aschedamini, Gianluigi Bernardi, Filiberto Fayer e Paolo Zambiasi.
Corso per medici di Medicina generale
Impossibile non affrontare il tema della Casa di Comunità, che la Regione ha deciso di realizzare in via Gramsci, negli spazi già di sua proprietà. Per Ramponi proprio “la localizzazione in un polo già riconosciuto come polo sanitario permetterà di ampliare rapidamente l’offerta, consentendo anche ai medici di base di erogare lì parte della loro attività”.
Ramponi ha chiarito, poi, che, grazie a una convenzione con Ats Val Padana, presso la nostra Asst sarà organizzato un corso di specializzazione per i medici di Medicina generale (anche per tamponare le note carenze territoriali).
Eccellenza della sanità
Difficoltà a parte, il nostro ospedale Maggiore può vantare “diverse eccellenze”, ha aggiunto Ramponi. Senza addentrarsi in questioni politiche (“che non mi competono”), come le elezioni regionali del 2023 (apriranno una fase delicata), Ramponi ha evidenziato che “tecnicamente la Lombardia s’è sempre distinta l’eccellenza della sanità; forse anche per questo ha pagato, sul versante delle polemiche oltre che dei numeri, il prezzo più alto durante l’emergenza pandemica”. Infine, il recente trasferimento del magazzino farmaceutico a Desenzano del Garda. Una decisione assunta “valutando anche i rapporti già in essere con Coopservice per garantire la continuità del servizio”. Al termine dell’intervento l’applauso, l’omaggio alla relatrice e il suono della campana.