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55ª Giornata delle comunicazioni sociali – Essere cercatori di verità e non amplificatori di notizie dannose

Vieni e vedi

“A voi è chiesto di fare cultura, di aiutare gli uomini e le donne a cui vi rivolgete a vivere in questa società con impegno, coraggio, facendo conoscere loro la verità”. Sono le parole pronunciate oggi dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, durante la messa presieduta a Roma in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Rivolgendosi ai presenti, il card. Bassetti si è soffermato anzitutto sulla festività dell’Ascensione ribadendone il mistero e la bellezza soffermandosi poi su “un altro elemento – ha detto – con il quale voglio anche collegarmi al bellissimo Messaggio che il Santo Padre, Francesco, ha composto per questa 55ª Giornata delle comunicazioni sociali”. Partendo dalle letture del giorno, il cardinale ha sottolineato il fatto che prima di ritornare al Padre, Gesù resta con i suoi amici e discepoli per ben 40 giorni, “mostrandosi vivo, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio (At 1,3)”.
Ebbene, ha aggiunto il presidente della Cei, Gesù è stato con i suoi fino a mangiare il sale con loro, e per essere amici si deve “mangiare il sale” insieme, “passare del tempo insieme, proprio come il Risorto ha fatto con i suoi, stando con loro per quaranta giorni”. Da qui, rivolgendosi virtualmente a tutti gli operatori dei media, il card. Bassetti ha invitato tutti a stare con le persone, ascoltandole, comprendendo le loro preoccupazioni, e solo così – dopo, potremmo dire, di aver “mangiato il sale” con loro – raccontare”.

Narrare la verità della vita

“Questo tempo del quale parlate, scrivete, raccontate, è un tempo prezioso ma difficile. Sapete anche che una frase che voi dite (o non dite) può influenzare milioni di persone (come, per esempio, può accadere descrivendo gli effetti di un vaccino, o parlando in un certo modo di un avvenimento…). A voi è chiesto di fare cultura, di aiutare gli uomini e le donne a cui vi rivolgete a vivere in questa società con impegno, coraggio, facendo conoscere loro la verità”. Lo ha chiesto il card. Gualtiero Bassetti agli operatori dell’informazione e della comunicazione.
“Per sei volte, nel suo messaggio, papa Francesco usa la parola ‘verità’! Voi, infatti, siete chiamati non a raccontare cose false, ma a narrare ‘la verità della vita’ (Messaggio di papa Francesco), e questo è un impegno grande e un dono per tutti”, ha proseguito: “Ci domandiamo dunque: qual è l’informazione che voglio promuovere? Sono pronto ad aprirmi veramente all’altro e ad accoglierlo per quello che è? Sono domande che possono sostenere l’impegno a ‘comunicare incontrando le persone come e dove sono’”.
In questo “tempo così incerto”, ha concluso il card. Bassetti, “vi auguro di essere cercatori di verità e non amplificatori di notizie dannose o che non costruiscono il bene comune. Fa tanto male vedere come, anche nella sofferenza, ci sia disinformazione. Il vero comunicatore, invece, è colui che riesce a mettere il mondo in comune, a costruire ponti di comprensione, a promuovere la pace attraverso la narrazione. E oggi ne abbiamo bisogno”.
Al termine dell’omelia il suo ringraziamento a tutti coloro che, a cominciare dai media, lo hanno accompagnato e seguito durante il tempo della sua malattia.