San Giuseppe Lavoratore – Il Vescovo: “Il lavoro contribuisce alla dignità di ogni uomo e donna”

vescovo daniele
Un momento della celebrazione presso la chiesa dedicata a san Giuseppe lavoratore

Nella memoria liturgica di san Giuseppe Lavoratore, questa mattina alle ore 11, il vescovo Daniele ha celebrato una santa Messa, animata dall’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro e dal Movimento cristiano lavoratori, presso la chiesa de Le Villette dedicata appunto al Santo. A concelebrare alcuni sacerdoti della nostra diocesi, tra cui l’assistente ecclesiastico centrale di MCL don Angelo Frassi.
Tra i numerosi fedeli che hanno preso parte alla celebrazione, svolta nel pieno rispetto delle norme attualmente in vigore, i rappresentanti delle associazioni datoriali.
Nell’introduzione all’Eucarestia il presidente dell’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro, Angelo Marazzi ha preso la parola per ringraziare tutti i presenti e non ha mancato di sottolineare le “forti incertezze e i timori per come potrà farsi ancor più drammatica la situazione quando verrà tolto il blocco dei licenziamenti”. Riprendendo prima un paio di passaggi del messaggio dei vescovi italiani per la giornata poi le parole di papa Francesco, ha confidato che la partecipazione a questa particolare celebrazione “ci spinga a vivere questa difficile fase senza disimpegno e senza rassegnazione”.
Lo stesso mons. Gianotti ha tenuto poi ringraziare personalmente i presenti e quanti hanno seguito la Messa via streaming.
Due eventi particolare di Chiesa ‘inquadrano’ la celebrazione annuale della memoria di san Giuseppe lavoratore, questa data del 1° maggio che vede in tutto il mondo la celebrazione della Festa dei lavoratori” ha così aperto la sua omelia. Questi eventi sono: lo speciale anno di san Giuseppe indetto da papa Francesco nel 150° anniversario della proclamazione  a Patrono della Chiesa universale; a ottobre si svolgerà la 49a Settimana sociale dei cattolici italiani, il cui tema è Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #Tutto è connesso.
Il Vescovo ha sottolineato quanto la crisi generata dalla pandemia abbia colpito il mondo del lavoro, alcuni settori più degli altri. Lavoro che permette sì di procurarsi il necessario per vivere, ma “contribuisce a dare senso alla propria vita, far sentire partecipi della vita sociale ed economica, ma anche della cultura, delle prospettive di futuro che stiamo costruendo”.
Per mons. Gianotti la nostra realtà diocesana potrebbe essere considerata come un microcosmo perché qui “si incrociano alcune delle sfide più importanti che la nostra società è chiamata ad affrontare, e che la pandemia ha rilanciato con particolare acutezza”.
Richiamando all’attenzione a un passo del Vangelo letto da don Angelo, ha rifletto quanto nel mondo antico il lavoro fosse compito degli schiavi mentre con il cristianesimo si sia diffusa “l’idea che non ci sia niente di male” a lavorare, anzi il lavoro è presente nel “disegno di Dio per l’uomo e per il mondo”.
Il lavoro dà dignità agli uomini e alle donne, fa parte di quel disegno d’amore. “Il primo e principale contributo che possiamo ancora oggi dare alla società – ha concluso il Vescovo – è quello di vivere il nostro lavoro in questa logica, per la quale Gesù Cristo, e il mondo rinnovato dal Regno di Dio che egli annuncia, non è estraneo a ciò che siamo chiamati a fare giorno per giorno”.
Al termine della santa Messa l’assistente ecclesiastico centrale MCL don Angelo Frassi ha consegnato a tutti i presenti una copia dell’enciclica “Fratelli Tutti“ di papa Francesco, utile  per un confronto circa le prospettive di cammino ossia una risposta concreta per il servizio al bene comune e al nostro territorio.