Una data storica, quella di ieri, per la Fondazione Ospedale Caimi Onlus. Una giornata da ricordare: sono iniziate le vaccinazioni antiCovid a operatori e ospiti della Rsa, quanti hanno aderito.
“Oggi (mercoledì 13 gennaio ndr) è una giornata di grande gioia e speranza per la nostra Fondazione – hanno affermato con immensa gioia il direttore generale Paolo Maria Regonesi e il presidente Mario Berticelli –. Dopo 11 mesi di lotta contro questo virus, abbiamo iniziato le vaccinazioni antiCovid a tutti gli operatori aderenti e agli ospiti della Rsa. Un sentito ringraziamento all’Ats Val Padana e all’Asst Bergamo Ovest – Ospedale di Treviglio Caravaggio per il supporto e la preziosa collaborazione”.
La struttura di Vailate dunque, ieri, ha ricevuto le prime dosi del vaccino dall’Hub di riferimento ossia il nosocomio della Bassa Bergamasca, così come Ats ha deciso. Nei primi giorni del nuovo anno avevamo contattato il direttore Regonesi per fare il punto della situazione delle donazioni di vario genere che il Caimi ha ricevuto dall’inizio della pandemia e che tuttora riceve. Allora, ci aveva confidato che la Fondazione aveva già provveduto a terminare il piano organizzativo, tra consensi e quant’altro. Si erano per altro già mossi per procurarsi le siringhe – che “si sta rivelando il problema maggiore” aveva dichiarato Regonesi.
L’Hub di Treviglio aveva garantito che entro questa settimana il Caimi avrebbe ricevuto le prime dosi del vaccino. Promessa mantenuta. Nel frattempo un direttore sanitario, un medico e un’infermiera della Fondazione hanno seguito il corso di formazione, sempre presso l’ospedale di Treviglio, per poter in seguito vaccinare colleghi e ospiti. Quale percentuale di adesione si è registrata? Ben l’83% del personale e del 94% degli ospiti. Numeri che però sono destinati ad aumentare. Infatti sembra che qualcuno, sia tra il personale sia tra gli ospiti, ci stia ripensando e voglia aderire.
