TRESCORE CREMASCO – Grazie ai volontari del paese e solidarietà all’ospedale da campo: calciobalilla e ping pong per i militari

Trescore cremasco
Nel foto don Gipponi e un militare alla consegna
L’amministrazione comunale trescorese sta favorendo e vigilando sul rispetto delle regole dell’emergenza Coronavirus. In collaborazione con la Parrocchia provvederà, nei prossimi giorni, alla distribuzione gratuita di mascherine di protezione a tutti i residenti del paese. Si tratta di una preziosa sinergia tra Comune e Parrocchia avente la comune finalità di tentare di arginare il contagio ed evitare il più possibile nuovi ricoveri in ospedali oramai al limite della capienza.
“Vorrei pubblicamente ringraziare chi, lontano dai riflettori e nella quotidianità del proprio operato, si prodiga per i propri concittadini, anche a rischio della propria salute, impegnandosi a fronteggiare questa sconosciuta battaglia, o come è stata definita da tutta la stampa nazionale e internazionale, questa guerra. Una guerra che ha reclutato soldati volontari, anonimi e discreti che agiscono senza tornaconto, svolgendo un umile e preziosissimo servizio alla nostra comunità”, afferma il sindaco Angelo Barbati.
Il suo pensiero è rivolto ai consiglieri comunali, ai volontari, al parroco don Francesco Gipponi e al coadiutore don Alessandro, tutti impegnati nella consegna di alimentari, farmaci e altri beni di prima necessità a chi è impossibilitato a procurarseli per motivi di salute o di età.
“Non voglio dimenticare però chi, anteponendo il bene della collettività al proprio, mantiene aperte le attività commerciali del paese e ci consente di approvvigionarci di alimentari, farmaci e altri beni primari”, prosegue il primo cittadino. Il quale non manca di ringraziare, inoltre, tutti i medici di base, i dottori Mandelli, Barbati, Riggi, Zambiasi e i loro collaboratori impegnati, in prima persona, “a prendersi cura dei nostri concittadini colpiti da questo virus così sconosciuto e letale. Vi raggiunga, perciò, il mio messaggio di sincera gratitudine per come abbiamo saputo, insieme, reagire rendendoci spontaneamente e prontamente responsabili gli uni verso gli altri, perché ognuno di noi deve fare la sua parte, secondo le proprie attitudini e possibilità, anche se è una piccola goccia nel mare”.
La generosità di Trescore Cremasco, intanto, è arrivata anche all’ospedale da campo costruito nel parcheggio del “Maggiore”. La parrocchia, con l’oratorio ‘Don Bosco’ chiuso, ha portato ai militari un calciobalilla e un tavolo da ping pong, “utile per far svagare gli uomini che smontano dal turno. Servono a combattere lo stress. Li prestiamo volentieri, sperando di riaverli al più presto: significherebbe che l’emergenza è finita”, dichiara ancora Barbati.
Un piccolo segno di vicinanza e affetto, che si unisce agli altri innumerevoli gesti di enti, negozi, privati cittadini e società verso questi “angeli in uniforme”.