Venerdì della scorsa settimana Pianengo ha accolto con grande entusiasmo il nuovo parroco, don Angelo Pedrini, accompagnato dal nostro vescovo, monsignor Daniele Gianotti, come “amico, padre e fratello”. La Messa d’ingresso è stata animata da coretto parrocchiale e corale Santa Maria in Silvis, guidati da Davide Maggi con Luca Paesetti all’organo. Il clima di attesa e di festa è stato anche contraddistinto dagli addobbi che hanno abbellito il percorso che dal confine con Crema porta alla chiesa, che a fatica è riuscita ad accogliere quanti hanno voluto dare il benvenuto alla nuova guida spirituale, subentrata a don Gian Battista Strada. Presenti alla celebrazione, preparata nei dettagli, oltre ai famigliari di don Angelo, anche una quindicina di sacerdoti, tra cui i pianenghesi don Andrea Bosio e don Stefano Savoia.
Significativa la data scelta per l’ingresso: “L’11 ottobre del 1962, 57 anni fa – ha ricordato il Vescovo – iniziò il Concilio Vaticano II, voluto dal papa San Giovanni XXIII, perché era convintissimo che il Vangelo potesse diventare una parola di vita e di speranza per un mondo in profonda trasformazione, ricco di risorse, ma anche gravido di problemi, e chiedeva alla Chiesa di aggiornarsi non per adeguarsi allo spirito del mondo, ma per non essere intralciata da stanchezze, tradizioni inadeguate, rigidità prive di senso e per poter così donare al mondo Gesù e il suo Vangelo con maggiore libertà e forza”. Monsignor Gianotti, ricordando il famoso discorso della luna (“La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello diventato padre per volontà di Nostro Signore…”), pronunciato a braccio l’11 ottobre 1962 da papa Giovanni XXIII, ha augurato “a te, caro don Angelo e a tutta la comunità di Pianengo che questa sera ti accoglie, di avere la stessa lieta convinzione, e di camminare con gioia, tenendo insieme fraternità e paternità, per vivere e annunciare a tutti la grazia e la bellezza del Vangelo di Gesù Cristo”.
Juanita Schiavini, a nome del Consiglio pastorale e dell’intera comunità, ha garantito al nuovo parroco la “massima disponibilità a collaborare”. Fattiva collaborazione, nel rispetto dei ruoli istituzionali, è stata assicurata anche dal sindaco Roberto Barbaglio.
Don Angelo, al termine della celebrazione, ai suoi parrocchiani ha avanzato “una richiesta esigente: voletemi bene. Io proverò: mi impegnerò a volervene”. Ancora: “Oltre alle promesse dell’ordinazione che ho appena rinnovato non vi prometto niente se non il mio impegno a volervi bene, come persona, come uomo, come prete, nel nome di Gesù”. Ha poi ringraziato “il vescovo, padre Daniele, per la sua paternità; i miei genitori, mia sorella, mia nonna, i miei parenti e gli amici, i confratelli presenti per il sostegno e la preghiera; don Gianbattista per la sua presenza che significa continuità nel ministero e fraternità presbiterale; il sindaco Roberto per l’accoglienza amica; i fratelli e sorelle che formano la comunità cristiana di Pianengo”. Ha riservato un abbraccio a suor Elvira appena conosciuta e un saluto fraterno ai confratelli pianenghesi, don Savoia e don Bosio.
“Busso alla porta di casa vostra e sono sicuro che qualcuno verrà ad aprirmi. Per imparare il faticoso ma affascinante ‘mestiere della vita’ e per fare festa insieme”, la chiosa di don Angelo che, conclusa la celebrazione eucaristica, è stato accolto calorosamente in oratorio dove un nutrito gruppo di volontari motivati ed entusiasti ha preparato un ricco rinfresco, universalmente gradito.
Il neo parroco ha ricevuto dalle mani del presidente del centro giovanile parrocchiale, Eraldo Caio, “qualcosa che pensiamo possa essere utile a un giovane ‘don’ dinamico e ricco di entusiasmo: due trolley e uno zaino perché ci senta vicini in ogni suo viaggio”.