LOTTA AL RANDAGISMO – C’è il progetto per il controllo del microchip

Conferenza di presentazione del progetto di lotta al randagismo nel Comune di Crema mercoledì pomeriggio in Galleria. L’azione è stata ideata dalla dott.ssa Laura Gatti, medico veterinario che gestisce il canile consortile “Sogni felici” di Vaiano Cremasco. In pratica controllori autorizzati dal Comune verificheranno i microchip degli amici a quattro zampe: una rete di volontari muniti di lettori specifici, che collaboreranno con la Polizia Locale. Il progetto è già decollato, di recente, nel Comune di Bagnolo Cremasco.
“Sappiamo che in estate aumentano i casi di abbandono degli animali, un fenomeno che vogliamo contrastare, anche dal punto di vista culturale con un’azione che vuole essere prima di tutto deterrente”, ha affermato il sindaco Stefania Bonaldi. La dott.ssa Gatti ha sottolineato come nonostante il cittadino abbia l’obbligo di inserire il microchip di riconoscimento al proprio cane (legge regionale del 2009), nel Cremasco vengano accalappiati e portati in canile circa 400 cani all’anno e soltanto uno su cinque ha il microchip.
“Un segnale allarmante che significa che molti cittadini non rispettano la legge e non verranno mai a riprendere l’animale ricoverato presso il canile”. Il progetto, che l’amministrazione considera innanzitutto finalizzato al benessere animale e alla sanzione dei cittadini che non rispettano la legge, prevede che 20 volontari siano a disposizione per girare a turni la città con lettore di microchip. A differenza di Bagnolo, in questo caso saranno sempre accompagnati da un vigile della Polizia locale.
Il comandante Giuliano Semeraro ha specificato che la sanzione per la mancata microchippatura del cane è di 50 euro e che il verbale conterrà la sanzione accessoria dell’obbligo di microchippatura e una descrizione, anche fotografica, dell’animale, così che se dovesse essere ritrovato senza microchip, si potrebbe risalire al proprietario indicato a verbale.