Chiusura sezione “Montessori”: l’amministrazione tira dritto, c’è malumore

L’amministrazione comunale tira dritto e non varia la sua decisione: una sezione della scuola Casa dei bambini Iside Franceschini, meglio nota come “Montessori”, verrà chiusa. È quanto emerso ieri dall’assemblea in Sala degli Ostaggi. Su richiesta del centrodestra, che chiedeva a chi è al governo di cambiare idea, è stata convocata la Commissione politiche sociali presieduta da Teresa Caso. Oltre ai commissari, nella sede del Consiglio comunale, erano presenti diversi genitori.

Concrete difficoltà

I bambini, insomma, nonostante le lamentele di mamme e papà e le richieste delle minoranze, a partire dal prossimo anno scolastico saranno spostati nelle altre cinque classi. La scelta di chiudere la sezione E sarebbe dettata dal fenomeno della denatalità che, come han spiegato Caso e colleghi, ha portato a difficoltà concrete, con il rischio di dover interrompere il servizio con poco preavviso e di non poter conseguentemente garantire il regolare svolgimento delle attività educative e didattiche. Accanto alla Caso erano seduti il sindaco Fabio Bergamaschi, gli assessori Emanuela Nichetti e Cinzia Fontana, i consiglieri di maggioranza Enzo Benelli, Debora Soccini, Nancy Pederzani, Paolo Nicardi e Martina Baldrighi e quelli di minoranza Paolo Patrini, Simone Beretta, Ilaria Chiodo, Andrea Bergamaschini e Laura Zanibelli.

Liste d’attesa sì, liste d’attesa no

I genitori auspicavano un cambio di rotta da parte del Comune, ma non sarà così. Di fatto ieri hanno fatto da spettatori, impotenti di fronte alla decisione ormai ratificata. Le famiglie non accettano che si parli di calo demografico in quanto al “Montessori” le liste d’attesa sono sempre piuttosto nutrite. Quest’anno le domande d’iscrizione, peraltro, sono state in crescita rispetto allo scorso anno. Gli iscritti per l’anno scolastico 2024-2025 sono 128 su 130 posti disponibili. Saranno suddivisi in cinque sezioni, al massimo da 26 bimbi. Tra le difficoltà che hanno portato alla decisione del Comune, quella legata al personale supplente, difficile da trovare in caso di malattia di un insegnante. Tra gli altri Zanibelli (FI) ha contestato la scelta del Comune, ricordando che “i posti disponibili alla materna Franceschini sono 150 e non 130. Chi ha iscritto i bambini sapendo delle sei sezioni, oggi ne ritrova cinque e non è la stessa cosa”.

Il silenzio di Nicardi

L’assessora Nichetti ha nuovamente sostenuto che “per le scuole dell’infanzia ci sono cali evidenti delle iscrizioni; 98 posti in più alle materne rispetto agli utenti”. Anche al “Montessori” quest’anno non ci sarebbero liste d’attesa. Tra i presenti abbiamo citato Nicardi, consigliere di maggioranza, ma soprattutto attivo genitore dell’associazione Amici del Montessori. Contattato ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Va detto che lunedì, pur assente dal Consiglio comunale, aveva ceduto – con una comunicazione – il ruolo di capogruppo della lista Crema Lab alla collega Martina Baldrighi.
Quasi un segnale di rottura per non essere stato coinvolto. Per qualcuno è così. Non lo sappiamo, ma certamente il consigliere sul tema non ha stampato lo champagne.