Ecco il caffè di Crema, il Cremaschino. Stasera la presentazione

Una riunione della Confraternita (foto di repertorio)

Sarà presentato ufficialmente questa sera, alla serata della Confraternita del Tortello cremaso, il nuovo caffè di Crema, battezzato “Cremaschino”. “L’idea di un caffè che fosse solo nostro, come il Tortello cremasco e il Salame Nobile Cremasco, e si potesse degustare solo in terra cremasca, era stata proposta alla Confraternita nell’ambito di una passata conviviale da Luciana Giovanna Groppelli, iniziativa accolta con favore ed entusiasmo dal Gran Maestro Roberta Schira, dal Consiglio Direttivo e dai convenuti. Ne avevamo già parlato, ma ora dall’ipotesi s’è passati ai fatti. “È noto che i luoghi sono spesso associati ai loro prodotti gastronomici e che tali legami portino notorietà e vantaggi turistici. Questo è stato il pensiero nascosto che ha mosso questa proposta”, spiegano Groppelli e Annalisa Andreini.

Il nome e la ricetta

Nella rosa delle possibili denominazioni ha prevalso quella di “Cremaschino”, forse per la simpatia che suscita e per il colore locale. “Anticamente questo nome era quello di un vitigno autoctono, quando qui ancora si vendemmiava. Esistono diverse ipotesi a tal proposito e una ricerca di storia locale potrebbe approfondirne l’origine”, afferma Andreini. La proposta di partenza andava perfezionata e resa “la migliore possibile”. È qui che è intervenuta la foodblogger di Capralba che ha apportato alcune modifiche. Gli ingredienti oggi sono: caffè (lungo), panna fresca aromatizzata, cioccolato fondente, granella di Amaretto Gallina, Mostaccino e cedro candito (pestati al mortaio), più un ingrediente segreto.

Prospettive future

Il “Cremaschino” ha suscitato molte idee e progetti. “Vogliamo solo fare qualche cenno al riguardo perché la loro realizzazione dipenderà dal successo che incontrerà il prodotto e avrà bisogno del coinvolgimento di molti attori: i due istituti di Crema legati al mondo della sala-bar e della cucina e altre eventuali scuole interessate, ma anche il Comune, gli esercizi commerciali, che potranno inserirlo nei loro menu anche come proposta turistica, oltre
che per i cittadini e i visitatori. Si potrebbe pensare a un piccolo concorso tra scuole per ideare il logo e uno slogan correlato, con esposizione dei lavori finale alla Galleria del San Domenico“, dichiarano lanciatissime Groppelli e Andreini. Il marchio De.Co., appena presentato alla festa del Nobile Salame, potrebbe suggellare il tutto.

Entusiasmo e tradizione

La ricetta base è stata presentata agli istituti Cr.Forma e Sraffa di Crema, che lo potranno interpretare con le loro proposte, pur rispettando gli ingredienti di partenza. “Tante sono le cose ancora da fare e da decidere insieme, ma c’è tutto l’entusiasmo per arricchire ulteriormente la nostra città attraverso un’idea che ricordi, come filo conduttore, il Tortello cremasco della tradizione e i suoi ingredienti”.