Crema, un’onda gialla per far luce sull’endometriosi

Siliprandi, Clicerio, Musumary, Nichetti, Subioli e Tosetti

Una giornata per far luce sull’endometriosi. Il prossimo sabato 22 marzo un’onda gialla di salute, benessere e consapevolezza si propagherà nel centro di Crema. Da piazza Duomo al Museo civico, fino ai chiostri del Centro culturale sant’Agostino. Merito dell’Associazione ALICE (Associazione lotta italiana per la consapevolezza sull’endometriosi) in collaborazione con il punto informativo Crema Endo e l’ambulatorio Endometriosi di Asst Crema.

La presentazione del programma

Il ricco programma di iniziative è stato presentato oggi dall’associazione in conferenza stampa, alla presenza dei ginecologi di Asst Vincenzo Siliprandi, Alberto Clicerio e Alessia Limena e dell’assessore alle Pari opportunità del Comune di Crema Emanuela Nichetti. “Dalle 10 in piazza Duomo le volontarie e i volontari dell’associazione incontreranno le donne in un punto informativo appositamente allestito. Lì saranno presenti anche dei ledwall dedicati. Alla stessa ora – spiegano Andrea Tosetti e Marta Subioli – nella sala Da Cemmo del Museo civico si terrà l’evento Parlando di endometriosi – non sei sola con la partecipazione dei medici di Asst e di alcune volontarie che racconteranno la propria esperienza. Ospite speciale sarà Ilaria Zampino, campionessa italiana di MTB affetta da endometriosi”. “
Nostro obiettivo – hanno spiegato i due – è gettare semi di consapevolezza su una patologia ancora poco conosciuta. Si è portati a pensare che l’endometriosi riguardi solo le donne, invece, valutato l’importante impatto sociale che questa patologia può avere, interessando vari ambiti della vita di una donna, ci riguarda tutti. Per questo vogliamo fare luce sulla patologia. Non a caso, dalle ore 20 il Duomo si illuminerà di giallo”.

Un momento di yoga

Dalle ore 16 presso i chiostri del Centro culturale sant’Agostino spazio al benessere condiviso con un momento yoga a cura dello studio MIAMO. “In questo primo anno di attività a Crema – ha spiegato la referente dell’associazione Vera Doldi – in collaborazione con i medici abbiamo incontrato studenti e studentesse chiedendo loro di ascoltare il proprio corpo e di rivolgersi in caso di necessità agli specialisti. Il 22 marzo torniamo al centro della nostra città per sentirne l’abbraccio e l’accoglienza, ma soprattutto per far comprenderne l’importanza della prevenzione che parte dalla sensibilizzazione. Dal desiderio di continuare a parlarne”.
Questo l’intento condiviso dall’assessore Emanuela Nichetti: “Un giorno pensato dalle donne per le donne. Un momento di solidarietà sociale importante che focalizza l’attenzione su un diritto fondamentale: il diritto alla salute. Siamo ancora abituati a pensare che le donne abbiano una naturale propensione al prendersi cura. Quello che chiediamo alle donne di Crema con questo evento è di ascoltare il proprio corpo e di dedicare una giornata alla cura di sé”.

Il parere dei medici

Anche il direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia di Asst Crema Vincenzo Siliprandi ha evidenziato: “L’importanza della collaborazione con l’associazione che ogni mese allestisce all’esterno del nostro ambulatorio un punto informativo. Perché nell’ascoltare le esperienze di altre donne, le pazienti possono sentirsi meno sole a fare i conti con una patologia di difficile diagnosi che impatta sulla loro quotidianità”.
Secondo il direttore generale di Asst Crema, Alessandro Cominelli, “questa iniziativa di sensibilizzazione pone l’accento su quanto sia importante unire le forze per fare prevenzione e alimentare consapevolezza. In questo le associazioni sono una risorsa importante per raggiungere diffusamente le donne, in questo caso le donne più giovani”.
“Le esperienze che spesso le donne riportano – conclude il medico Alessia Limena – raccontano sforzi nel tentativo di dare un nome al proprio dolore. L’endometriosi è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto simil endometriale al di fuori della cavità uterina, ossia al di fuori della sua sede tipica. Questo tessuto, sotto lo stimolo degli estrogeni in particolare, causa infiammazione con conseguente formazione di aderenze e nodulazioni, interessando più organi, anche non pelvici. È una patologia spesso poco conosciuta anche dagli specialisti, questo porta a diagnosi tardive. Parlarne è importante per fare in modo che le donne si rivolgano presto agli specialisti, al fine di individuare la presa in carico più adeguata”.