Non sono passati inosservati gli auguri del sindaco nel nostro ultimo numero dell’anno.
“Li ricambio, ma finisce lì. Non ho per niente un giudizio lusinghiero sull’operato del sindaco Fabio Bergamaschi. Sono sempre più convinto che dal primo giorno a palazzo si sia da subito proiettato alla propria riconferma per il secondo mandato e che per quell’obiettivo non avrebbe fatto sconti a nessuno, inanellando, anche per questo, un pressappochismo amministrativo che – come è avvenuto – l’avrebbe portato a dover scontare i suoi errori addebitandoli ad altri”. A parlare in questo modo è Simone Beretta, consigliere di Italia Viva. Gli abbiamo rivolto alcune domande.
A cosa si riferisce innanzitutto?
“Gianluca Giossi e Cinzia Fontana sono il suo capolavoro di irriconoscenza sia politica sia personale. Le new entry ai Lavori pubblici e un uomo di peso nel suo staff sono state la dimostrazione di un’inconsistenza verso le responsabilità che il ruolo di sindaco gli accreditava”.
Spesso s’è detto critico su opere, convenzioni e metodo.
“L’amministrazione è sempre alla rincorsa della soluzione dei problemi, mai con la trasparenza necessaria a consentire un confronto costruttivo. Oggi Bergamaschi è un sindaco politicamente e amministrativamente blindato. Si ha sempre più l’impressione che altri decidano per lui e questo non può lasciarci tranquilli per il futuro. Il ponte di via Cadorna, riprogrammato nel progetto ogni due per tre, docet. Uno sperpero di danaro pubblico per cui dovrebbe avere il coraggio di chiedere almeno scusa”. L’interessante intervista completa oggi sul nostro giornale in edicola.