Salvirola. Lo Stato in ritardo con i versamenti, Comune costretto a ritoccare la tasse

Il sindaco Nicola Marani, quinto da sinistra, e la sua squadra

Lo Stato è in ritardo con i trasferimenti e con l’erogazione dei finanziamenti garantiti. A farne le spese sono, come sempre, i piccoli Comuni costretti ad anticipare e a diventare banche per il Governo centrale a fine di garantire pagamenti alle aziende che hanno lavorato e non tagliare i servizi. La situazione è comune, purtroppo, a tantissime realtà. Caso emblematico quello di Salvirola.
Il piccolo paese cremasco vanta crediti maturati con l’Erario dal 2018 a oggi pari a 608.454,36 euro. Una cifra importante per un Comune delle dimensioni di Salvirola alla quale si è arrivati per il ritardo, o al momento, mancato ademplimento dello Stato nel garantire i contributi o i finanziamenti attribuiti: 180mila euro dal Miur per la scuola primaria (2018), 50mila euro di trasferimenti, 279.922 euro fondi Pnrr non ancora ricevuti per interventi a favore del cittadino e della messa in sicurezza dal rischio idrogeologico (2024).

Tasse in aumento
“I numerosi aumenti, ormai da anni, dei costi generali dell’energia, gli incrementi contrattuali sul costo orario dei servizi alla persona, i minori trasferimenti già annunciati dallo Stato, la difficoltà di fare continui accertamenti per riscuotere i tributi comunali insoluti sono problemi che diventano sempre più difficili da arginare – spiega il sindaco Nicola Marani –. Stante la situazione si dovrà rivedere la tassazione locale, ferma da oltre 10 anni, facendo leva sia sull’Irpef comunale che sull’Imu per poter fronteggiare i costi sopracitati e le numerose emergenze che si affacciano quasi quotidianamente sull’assistenza alla persona e sul sociale. Nel Bilancio di previsione 2025-2027 è previsto un incremento dell’aliquota dell’Irpef comunale, che passerà dallo 0,4% allo 0,6%, e dell’Imu, applicata ai terreni edificabili, alle seconde abitazioni e alle relative pertinenze, che aumenterà dall’1% all’1,06%. Questi adeguamenti consentiranno di sostenere e garantire i servizi attuali e di far fronte alle emergenze sociali in corso”.

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