Paolo Nicardi: “Il pareggio di Bilancio sarà pagato dai più deboli”

“Il pareggio di Bilancio sarà pagato dai più deboli”. Ne è convinto Paolo Nicardi, consigliere indipendente di Sala degli Ostaggi. “Trovarsi a scrivere un emendamento per tutelare le fasce di reddito più deboli non era qualcosa che avrei mai immaginato di dover fare, soprattutto con un’amministrazione che si proclama di centrosinistra, ma nei fatti non lo è. Eppure, è successo”, dichiara severo. Il suo emendamento allo strumento contabile, che andrà in aula mercoledì e venerdì, propone di mantenere la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef a 18.000 euro, invece di abbassarla a 15.000 euro. “Una differenza sostanziale per chi si trova già in difficoltà, ma che questa amministrazione sembra ignorare”.

Parola al Consiglio comunale

“La realtà – prosegue l’analisi del consigliere – è che le promesse di vicinanza ai più deboli si sono scontrate più volte e ora di nuovo si scontrano con i fatti. La programmazione del lavoro consigliare ha raggiunto livelli di disorganizzazione alti, mai visti prima. Discutere il Bilancio senza il dirigente di riferimento e con Commissioni indette a raffica ha messo i consiglieri nell’impossibilità di svolgere il proprio ruolo con competenza. Nonostante tutto, ho presentato una proposta concreta, e ora sarà il Consiglio comunale a dover decidere”.

“Il tempo delle maschere è finito”

L’emendamento di Nicardi, ex della maggioranza, non è solo una questione tecnica: è una scelta politica. “Una scelta che, in termini economici, rappresenta un impatto irrisorio su un Bilancio comunale da decine di milioni di euro, ma che dice moltissimo sul tipo di politica che s’intende portare avanti. Ogni consigliere sarà chiamato ad assumersi una responsabilità precisa davanti alla città e alla propria coscienza: schiacciare quel pulsante e decidere se tutelare o meno chi è più in difficoltà”. Se l’emendamento verrà bocciato, per il consigliere indipendente “sarà l’ennesima conferma a tutti che il centrosinistra, a Crema, è tale solo a parole. E ogni volta che questa maggioranza si proclamerà vicina ai più deboli, ricorderò questa decisione miope e inefficace. Il tempo delle maschere è finito: è ora che si mostrino per quello che sono”.