Settimane intense per il Parco regionale del Serio che nei giorni scorsi ha ospitato le iniziative di alcune scuole per la Giornata mondiale dell’albero. Avevamo riferito del progetto dei bambini dell’Infanzia e della Primaria di Ricengo che, con l’aiuto delle Guardie Ecologiche Volontarie e dei Carabinieri Forestali, hanno messo a dimora otto alberi tra aceri campestri e ciliegi selvatici, nei giardini scolastici e in aree pubbliche. Analoga attività da parte dei bambini di Infanzia e Primaria di Casale Cremasco Vidolasco (IC ‘Primo Levi’ di Sergnano), che hanno piantato una nuova quercia nei pressi del Centro Parco Salice bianco, in territorio casalese, alla presenza del sindaco Antonio Grassi.
Albero dai molteplici significati
Il Bosco didattico dell’Istituto Comprensivo si trova presso quest’area del Parco nei pressi della casetta sede della Soic (Squadra operativa intervento cinofilo), ed era stato inaugurato nell’aprile scorso. Ora i piccoli alunni dell’asilo e quelli delle classi seconda e quarta della scuola elementare hanno messo a dimora la quercia, albero riconoscibilissimo dalle foglie e noto per la produzione di ghiande. “Essa racchiude in sé molteplici significati. La quercia come simbolo di forza e capacità di reagire alle avversità della vita senza lasciarsene abbattere, può rappresentare per le giovani generazioni un riferimento e un auspicio per la loro crescita”, ha detto Grassi.
Entusiasmo e grande risposta
La manifestazione, organizzata dalle insegnanti, ha visto la partecipazione della dirigente Ilaria Andreoni, che ha chiesto ai giovanissimi studenti il significato e l’importanza degli alberi. I ragazzi, preparatissimi, hanno risposto in maniera molto precisa, dimostrando di aver interiorizzato alcuni punti fermi dell’educazione ambientale.
Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Sergnano Mauro Giroletti e il presidente del Parco del Serio Basilio Monaci. “Sono molto contento che tutte le scuole ormai hanno quale punto di riferimento le nostre aree, in particolare per il Cremasco la Foresta Maestra – afferma Monaci – perché il Parco vuole sempre più mettere a disposizione del territorio altre aree per educare i ragazzi a piantumare, segno concreto della promozione dell’interesse verso i temi legati all’ambiente, che deve partire fin dai più piccoli”.