Il futuro è dei giovani o, se si preferisce, il futuro senza giovani non ha futuro. È con questo spirito che martedì sera al Ridottino è iniziato il terzo ciclo di conviviali a tema del Rotary club Crema, un sistema introdotto dall’attuale presidente Antonio Grassi. Dopo la presentazione del ciclo da parte di Edoardo Canavese, che l’ha organizzato, ha preso la parola il relatore Jacopo Faini con un intervento su Startup e investimenti. Cremasco, 27 anni, dopo gli studi dell’obbligo e un’esperienza di 15 anni da cavaliere di salto agli ostacoli a livello agonistico, Faini si è trasferito a Milano. Qui ha studiato Economia and international management all’Università Cattolica e alla Bocconi. Poi Parigi, New York e Hong Kong, per chiudere con un master in International management presso il Cems.
Rischio d’insuccesso elevato
Dopo due esperienze da fondatore di start up, ora lavora come responsabile dell’accelerazione presso B4i – Bocconi for innovation, dove si occupa di scouting, investimenti e accelerazione per startup. Con chiarezza e notevoli doti di comunicatore, Faini ha spiegato la differenza tra start-up e Piccole e medie imprese. Poi si è soffermato sui meccanismi che regolano il percorso delle startup. Si inizia con un’idea e poi si prosegue con un finanziamento, che spesso non porta a risultati positivi. Il rischio di insuccesso, ha sottolineato, è elevato. I fondatori di startup in fase iniziale possono candidarsi al programma ibrido di accelerazione della durata di 4 mesi, che si concentra su tre verticali: Digital Tech, Made in Italy, Sostenibilità.
Investire in Italia
I fondatori ricevono un investimento iniziale in contanti di 50.000 euro in cambio di un massimo del 5% di capitale proprio, un supporto per la raccolta di fondi durante il programma e oltre, e vari servizi tra cui assistenza legale per 6 mesi, spazio per l’ufficio all’interno del campus, supporto per il marketing digitale e mentorship da parte di professionisti di spicco. In questo settore l’Italia non è ai vertici europei, anche se è tra le prime dieci. Decisamente meglio la situazione in Francia, anche se, ha precisato il nostro Paese sta recuperando. É un mercato in forte sviluppo. Stanno nascendo numerose start-up, specialmente dai talenti uscenti dalle nostre università. Faini ha consigliato a coloro che vogliono percorre questa strada di rimanere e investire in Italia. A una conviviale con protagonisti i giovani e molto affollata, non poteva mancare Davide Bosio, presidente Rotaract Terre Cremasche. Chiusura con foto di gruppo con i tanti giovani presenti.