Matteo Severgnini. Alfiere del Lavoro, il primo nella storia del Racchetti-da Vinci

“Gentile preside mi è gradito comunicarle che lo studente Matteo Severgnini, segnalato per il premio ‘Alfieri del Lavoro’ è tra i venticinque premiati al Quirinale il prossimo 30 ottobre, in occasione del conferimento delle onorificenze ai venticinque Cavalieri del Lavoro, nominati il 2 giugno scorso. Nel corso della cerimonia il Capo di Stato consegnerà agli Alfieri del Lavoro l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica. La cerimonia sarà trasmessa in diretta dalla Rai. Mi congratulo con lei e con il corpo docente per i successi ottenuti dallo studente da lei segnalato che testimoniano l’alto livello degli studi raggiunto del suo istituto”. Queste le parole contenute nella lettera inviata dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro al dirigente scolastico del liceo Racchetti-da Vinci Claudio Venturelli in data 14 ottobre.
Grandissima la soddisfazione di Venturelli e di tutta la scuola per il traguardo d’eccellenza raggiunto da uno dei suoi studenti: Matteo, della VD scientifico, era infatti uno dei due ragazzi segnalati dalla scuola. Il suo 100/100 con lode, il suo percorso scolastico sempre di altissimo livello di valutazione, ma soprattutto la sua personalità, l’educazione, l’impegno, la correttezza nei confronti di tutti, la sua attività extrascolastica (suona il clarinetto nell’orchestra di Fiati Il Trillo ed è attivo in parrocchia) lo hanno portato a essere scelto come Alfiere del Lavoro 2024.

Le parole e l’emozione di Matteo

Lo abbiamo incontrato, insieme ai suoi giustamente orgogliosi genitori, presso l’ufficio di Venturelli giovedì 31 ottobre.
Cortese nelle sue risposte, forse ancora un po’ emozionato, Matteo ha raccontato la sua splendida esperienza: “Siamo stati invitati a Roma per tre giorni. Lunedì abbiamo visitato il Senato e la Camera; martedì l’Esa, Agenzia Spaziale Europea e alla sera siamo stati invitati alla cena di gala presso la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Mercoledì è stato il grande giorno. Nel rispetto del cerimoniale del Quirinale, piuttosto solenne, ho ricevuto dalle mani del presidente Sergio Mattarella l’onorificenza. Poche parole, ma comunque emozionanti: mi ha fatto i complimenti e mi ha consegnato la medaglia e l’attestato affermando che erano ‘la scelta del futuro’ probabilmente riferendosi alle motivazioni che mi avevano portato lì. Quindi mi ha rivolto sinceri auguri”.
Come hai relazionato con gli altri Alfieri?
“È nato subito un rapporto di intesa e simpatia. Con alcuni di loro ho i contatti e pensiamo già di incontrarci. Venivano da tutte le regioni d’Italia”. La prof.ssa Francesca Bianchessi ha quindi sottolineato che su 25 Alfieri, due provenivano dalla Lombardia e per il Racchetti-da Vinci era la prima volta che un suo studente venisse selezionato.
Quale corso di laurea stai frequentando?
“Ero incerto tra Medicina (per la quale avevo superato il test al San Raffaele) e Fisica. Alla fine ha prevalso la mia passione per la Fisica presso la Statale di Milano; nutro la speranza di procedere con la ricerca”.

Dirigente scolastico e insegnanti

Venturelli ha sottolineato come il ruolo degli insegnanti fosse stato indispensabile, menzionando quindi i tre docenti che si occupano delle segnalazioni per i diversi indirizzi del liceo: Maria Teresa Mascheroni, Elena Parolari e Francesca Duranti, aggiungendo come i bravi ragazzi del Racchetti-da Vinci possono essere un sano esempio, che conferma la validità dell’offerta formativa della scuola. Matteo, al termine dell’incontro, ha consigliato ai ragazzi di scegliere le proprie passioni e mettere impegno in tutto quello che fanno.