Celebrata stamani, in città, la Giornata dell’Unità nazionale e Festa delle Forze Armate. Il significativo momento, appuntamento imperdibile del IV Novembre, è stato organizzato dall’amministrazione comunale d’intesa con il Comitato di coordinamento delle associazioni combattentistiche, d’Arma, di servizio e di categoria di Crema.
Un’intensa cerimonia
I partecipanti, con in testa le autorità e i rappresentanti delle autorità civili e militari, si sono ritrovati alle 9.30 presso la Colonna votiva in piazzale Rimembranze, dove è stata deposta una corona d’alloro. Quindi il corteo fino in piazza Duomo, per la deposizione di un’altra corona alla lapide dei Caduti per l’Unità d’Italia. A seguire la santa Messa in Cattedrale in suffragio di tutti i morti delle varie guerre. Al termine della celebrazione eucaristica, il momento finale in piazza Trento e Trieste.
La commemorazione e il discorso del sindaco
In piazza Trento e Trieste – presenti anche gli studenti degli istituti Galilei e Munari con i loro gonfaloni, accanto a quelli delle associazioni d’Arma – ecco la cerimonia dell’alzabandiera sulle notte dell’Inno nazionale e la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento, con il commovente omaggio ai Caduti.
“Oggi – ha detto il sindaco Fabio Bergamaschi dopo aver richiamato la data del 4 novembre 1918, fine della Prima Guerra Mondiale – ricordiamo il sacrificio dei soldati caduti a difesa della Patria, il loro eroismo e quella stessa Unità nazionale conquistata con il sangue, non solo come atto di memoria, ma come richiamo alla nostra odierna responsabilità di cittadini e di rappresentanti delle Istituzioni repubblicane. Il sacrificio di oltre un milione di italiani, tra militari e civili, tanti giovanissimi, deve ricordarci che il senso di ogni vittoria va letto alla luce del risultato cui essa conduce. Ovvero alla luce dei valori di libertà, democrazia e giustizia sociale che oggi sono il fondamento del nostro vivere comune in pace e prosperità e che oggi, più che mai, dobbiamo avvertire come un impegno da mantenere”.
Guardando al contesto globale odierno, segnato da gravi crisi e tensioni geopolitiche ed economiche, il sindaco ha ribadito che “dobbiamo aver ben presente in coscienza che la coesione nazionale non si costruisce solo con il ricordo di ieri, ma soprattutto con l’impegno di oggi. Un impegno che per le istituzioni significa buona politica e per i cittadini, nessuno escluso, un ‘idem sentire de re publica’, ovvero un’omogeneità culturale costituzionale. È con politiche concrete per il lavoro, per l’inclusione e per il sostegno alle fasce più vulnerabili, promuovendo al contempo i meriti e i talenti di cui ciascuno è portatore, che possiamo sperare di mantenere l’unità e la pace che celebriamo oggi.
L’omaggio alle Forze Armate
Bergamaschi ha poi reso onore alle Forze Armate, le quali “contribuiscono ogni giorno alla stabilità internazionale e alla sicurezza interna, operando in missioni di pace nelle aree più complesse del pianeta. Con 120 missioni militari fuori dai confini nazionali dal secondo dopoguerra e 35 di esse ancora in corso, l’Italia è il primo contributore occidentale alle missioni delle Nazioni Unite. Esercito Italiano, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri incarnano così, oggi più che mai, un impegno concreto, fatto di dedizione e professionalità, a tutela della democrazia e della pace, a servizio delle comunità cui sono destinati. Un autentico valore repubblicano che il Paese offre al mondo”.
Il primo cittadino ha quindi aggiunto: “Non possiamo non portare oggi il nostro pensiero, in particolare, ai 1200 italiani che stanno prestando servizio in Libano, al confine con Israele, 1100 nell’ambito della missione UNIFIL con il compito di garantire il rispetto della blue line tra i due Paesi ancora in conflitto e 100 nella missione MIBIL per l’addestramento delle forze di sicurezza libanesi. Oggi ogni donna e ogni uomo della Brigata Sassari, che ha appena dato il cambio alla Brigata alpina taurinense alla guida del Settore Ovest in Libano, deve sentire forte e chiaro il sentimento della più profonda stima e riconoscenza dell’Italia intera, in un momento in cui la sicurezza delle operazioni di peace keeping è gravemente minacciata dalle attività offensive dell’esercito israeliano nel Paese dei cedri”.
Un impegno per tutti
Nel celebrare oggi l’Unità Nazionale e le nostre Forze Armate, ha concluso Bergamaschi “riportiamo attenzione sul Paese che vogliamo. Un’Italia che difende i suoi valori costituzionali, che crede nella giustizia sociale e nella democrazia, che si impegna per garantire un futuro migliore alle generazioni. Che lo fa in primo luogo per i suoi cittadini, ma con quell’afflato generoso e universale che ci spinge a operare con analoga dedizione oltre i confini nazionali, a servizio delle popolazioni che ne hanno necessità, come testimone credibile e operoso di quei valori costituzionali che dimostrano come le democrazie occidentali siano ancora, nonostante le minacce delle autocrazie e le crisi al proprio interno, un autentico patrimonio dell’umanità”.
Al termine del discorso del sindaco, la lettura del Bollettino della vittoria da parte di Fabiano Gerevini, presidente del Comitato di coordinamento delle associazioni combattentistiche, d’Arma, di servizio e di categoria.