Itinerari dello Spirito/4. Il santuario Santa Maria Annunciata

santuario

Il santuario di Santa Maria Annunciata a Verdello (a 8 chilometri da Bergamo, sulla provinciale che parte da Treviglio) è certamente una bella sorpresa.
Si presenta subito la facciata, caratterizzata da un portico a tre archi, quello centrale a forma di serliana, sormontato da un bel mosaico che raffigura L’Annunciazione. A fianco, alle estremità del portico, due Angeli che suonano la tromba, come quelli dell’Apocalisse. La facciata è ottocentesca di Virginio Muzio (1864-1904). Dell’antica si conserva il portale d’ingresso in marmo di Zandobbio.
Alle pareti nord e sud del santuario si trovano due portichetti per gli ingressi laterali, con colonne in pietra di Sarnico. Sotto quello nord sono state collocate terrecotte che ricordano gli amici del santuario scomparsi e i Caduti delle guerre, realizzate da Simone Morelli.
Entrando si rimane affascinati dalla splendida decorazione che narra la vita di Maria. L’immagine sacra più venerata è la pala d’altare che raffigura ovviamente L’Annunciazione, opera di Francesco Zucco (1550-1627), pittore formatosi alla scuola dei Campi e del Moroni.

La visita

Entrando restiamo colpiti dalla bellezza delle decorazioni. Il Santuario è a una sola navata, suddivisa da archi romanici in tre campate: il tutto finemente affrescato. Nel soffitto sei i grandi affreschi de La vita della Madonna (il primo a destra, porta la firma Ponziano Loverini 1899). Sono: La Presentazione di Maria al tempio, Lo Sposalizio di Maria e Giuseppe, La Visita a santa Elisabetta, La Santa Famiglia a Nazareth, L’Immacolata e L’Assunta.
Di Ernesto Rusca è tutta la decorazione che copre le pareti e collega le pitture in un unico discorso, intessuto da angeli danzanti, profeti e scene bibliche, con molto gusto, finezza e vivacità. Il pittore appose la sua firma sul pieduccio di sinistra dell’arco centrale, datandola 1899.
Belle le vetrate moderne, opera di Riccardo Scotti. Una rappresenta La Pentecoste con personaggi verdellesi.
Sulla facciata interna ammiriamo una splendida facciata d’organo, voluto sempre dal prevosto Gerolamo Natali. Venne realizzato nel 1873 da Adeodato Bossi.
Sulle pareti varie opere. Nella seconda campata, a destra e a sinistra, rispettivamente La Madonna e L’Angelo, parti dell’affresco rimosso della facciata.
La terza campata è il braccio della pianta a croce del santuario. A destra troviamo la cappella dei Magi con L’Adorazione dei Magi di pittore ignoto: nella firma si legge Francesco MDXC, ma è cancellato il cognome.
A sinistra la cappella di San Michele, con la tela de La Madonna in trono con il Bambino, san Pietro e l’arcangelo Michele di Giovan Paolo Cavagna (1556-1627).
Il presbiterio presenta una volta finemente decorata con stucchi, simpatici angioletti e lunette nelle quali sono riportati alcuni passi della Sacra Scrittura che si riferiscono alla Madonna.
L’altare maggiore è in legno (a sinistra del presbiterio ne vediamo un altro splendido), con decorazioni in oro, risale al XVII secolo.
Sulle pareti laterali del presbiterio, due grandi tele: a destra La Nascita di Gesù, a sinistra La Circoncisione. Sono opera di un ignoto Rossinus.
Ci resta da gustare il bel gruppo statuario de La Madonna Annunciata (fine ‘800) che troviamo all’ingresso della cappella sinistra. È stato realizzato dallo scultore Paolo Sozzi, su bozzetto di Virginio Muzio.