Teatro Ponchielli. La stagione dell’Opera

La nuova stagione d’Opera del Teatro Ponchielli ha già aperto la campagna abbonamenti.
Il cartellone promette cinque fantastici titoli che vanno dal repertorio più popolare a proposte meno consuete.
Puccini sarà il compositore che aprirà con La Bohème la Stagione che proseguirà con Così fan tutte di Mozart, Andrea Chénier di Giordano, Rigoletto di Verdi e la chiusura a gennaio con il belcanto di Bellini e la sua Capuleti e Montecchi.

Passioni, amore, conflitti e tanta grande, grandissima musica del nostro patrimonio più importante e prezioso. Verrà celebrato ancora una volta l’anniversario pucciniano, proseguendo il percorso con la trilogia mozartiana, per poi ascoltare la meravigliosa partitura di Umberto Giordano con la celebre aria de La mamma morta; ci si lascerà avvolgere dal piacere del Duca di Mantova e dalla soavità del belcanto del Cigno di Catania e la tragedia d’amore shakespeariana Romeo e Giulietta. L’Opera torna, come da tradizione, regina del palcoscenico cremonese, per appassionare, commuovere, fare divertire e riflettere, con le grandi emozioni del melodramma.

Gli abbonamenti

I nuovi abbonamenti saranno sottoscrivibili da lunedì 22 luglio. Biglietti in vendita da sabato 7 settembre (orario apertura biglietteria dal 24 giugno al 2 agosto e dal 26 al 30 agosto: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.30. La biglietteria rimarrà chiusa per le vacanze estive dal 3 agosto al 25 agosto).

Date e opere

Ma vediamo nel dettaglio le date delle singole opere che saranno sempre precedute dagli apppuntamenti Guida all’ascolto, presso il ridotto del teatro Ponchielli. La stagione si aprirà il 4 ottobre alle 20 (replica il 6 ottobre alle 15.30) con La Bohème, opera lirica in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, musica di Giacomo Puccini.
Protagonista del debutto di stagione di OperaLombardia sarà la celeberrima opera di Puccini che verrà allestita in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla scomparsa del compositore toscano. La produzione che vedrà il Teatro Sociale di Como capofila all’interno del circuito OperaLombardia, vedrà la direzione musicale di Riccardo Bisatti, giovanissimo direttore d’orchestra già apprezzato dal pubblico di OperaLombardia nell’ultima interpretazione di Don Giovanni. La regia sarà di Marialuisa Bafunno, che con il suo giovanissimo team creativo è risultata vincitrice del Bando under 35 per il progetto di regia de La Bohème per il Circuito OperaLombardia 2024/25.

Il 31 ottobre ore 20 con replica il 3 novembre alle 15.30 sarà la volta di Così fan tutte, ossia la scuola delle amanti, opera lirica in due atti KV 588 su libretto di Lorenzo da Ponte e musica di Wolfgang Amadeus Mozart.

Terza e ultima opera delle opere buffe scritte su libretto di da Ponte, Così fan tutte ossia la scuola degli amanti è un dramma giocoso in due atti composto da Mozart. Al centro della vicenda, domina il tema amoroso: da una parte v’è la caducità e la superficialità dell’amore femminile, messo alla prova da un classico scambio delle parti, dall’altra parte invece, c’è l’amore visto al maschile, in grado di esibire il perdono, ma appunto come mera esibizione, nel rispetto e in ossequio delle convenzioni sociali del tempo. Il Teatro Ponchielli di Cremona sarà capofila della produzione mozartiana e vedrà la resa drammaturgica firmata da Mario Martone.

Il 29 novembre, ore 20 e il 1° dicembre alle 15.30, in scena sul palco cremonese Andrea Chénier, opera lirica in quattro quadri su libretto di Luigi Illica e musica di Umberto Giordano. Sotto l’etichetta di “opera verista” si tende ad assimilare tutta la produzione melodrammatica di fine Ottocento, caratterizzata da drammi a forti tinte, da soggetti ambientati negli strati più umili della società, da una spiccata tendenza alla gestualità vocale e strumentale “urlata”. È indubbio che Andrea Chénier condivida, con questa tendenza, alcuni tratti: l’opera di Umberto Giordano presenta infatti passioni violente, facili effetti drammatici e persino particolari truci, oltre a un’enfasi tutt’altro che dissimulata. Ma il rapporto con il suo tempo va ricercato altrove. Il “dramma storico” Andrea Chénier condivide con l’opera di quegli anni lo scrupolo dell’esattezza storica, l’ambientazione accurata, i numerosi particolari che ricreano il colore, il suono e l’atmosfera dei tempi passati.

Nel mese di dicembre, alle 20 il 12 e alle 15.30 il 14, sarà la volta di Rigoletto, celeberrima opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave e musica di Giuseppe Verdi. Opera fra le più stimolanti di metà Ottocento, Rigoletto fu inizialmente combattuto dalla censura del tempo, che per ragioni estetiche e politiche aveva molto da obiettare al suo contenuto. Ambientata nel mondo brillante del duca di Mantova, sovrano assoluto senza scrupoli morali, l’azione si tuffa negli abissi del delitto, ma il libertino scampa al castigo perché l’angelica fanciulla Gilda pagherà per i misfatti di lui.

Infine gli appuntamenti di fine anno: il 31 dicembre alle 20 (per un ultimo dell’anno memorabile) il 2 gennaio 2025 alle 15.30 in scena I Capuleti e I Montecchi, tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani e musica di Vincenzo Bellini.
Pura e perfetta nel suo perlaceo candore di tinte quanto nella raffinata, intensa elegia dell’autentico belcanto che nel primo Romanticismo saldamente raccoglie e detta in avanti regole e sentire dell’opera di Scuola napoletana, facendo leva sulla storia di amore e morte più celebre che c’è. È quanto il ventottenne Vincenzo Bellini mette a segno in poco più di un mese agli inizi del 1830 per la Fenice di Venezia, su commissione nata per caso e dunque in tempi assai brevi, con la tragedia lirica in due atti I Capuleti e I Montecchi.
Per tutte le informazioni su prenotazioni e costo dei biglietti www.teatroponchielli.it.

La lirica, pur accolta anche nel teatro cittadino e in altri contesti del nostro territorio, trova sull’ampio palco cremonese il suo luogo ideale anche per i cremaschi.