Liturgia di consacrazione nell’Ordo Virginum di Rosibel Badilla Jiménez questa sera in cattedrale alle ore 18.00. Ha presieduto il Vescovo Daniele Gianotti, presenti alcuni fedeli di Capralba (la parrocchia dove vive Rosibel), alcuni appartenenti alla comunità latino-americana (Rosibel è infatti del Costa Rica, anche se da parecchi anni vive in Italia). Molte le consacrate dell’Ordo Virginum, della nostra diocesi, ma soprattutto di quella di Milano che hanno accompagnato Rosibel negli anni della formazione.
Il Battesimo e la Parola
La celebrazione si è aperta con il ricordo del Battesimo e l’aspersione da parte del Vescovo di Rosibel e di tutti i presenti. Dopo la lettura della Parola di Dio e del Vangelo, la chiamata ufficiale della candidata che ha risposto “Eccomi!”
È seguita l’omelia del celebrante che ha ricordato come Dio – che è amore – ci ha amati per primo in modo incondizionato. A noi la possibilità di rispondere nella libertà a questo grande amore. Alcuni uomini e donne sentono il bisogno di donarsi completamente a Lui. Per le donne questa donazione totale ha trovato forma già nella Chiesa antica nell’Ordo Virginum, nella verginità consacrata. “È quanto fa questa sera Rosibel”, ha sottolineato mons. Gianotti.
La consacrazione
Dopo l’omelia un momento di meditazione silenziosa e poi la candidata alla consacrazione si è presentata davanti al Vescovo che le ha chiesto pubblicamente se voleva essere consacrata con il solenne rito nuziale a Cristo. Alla sua risposta affermativa è iniziato il canto della litanie dei santi, mentre Rosibel si è prostrata a terra, in mezzo al presbiterio, in segno di donazione totale.
Di seguito, mettendo le mani giunte in quelle del Vescovo, ha affermato solennemente: “Accogli o Padre il mio proposito di castità perfetta alla sequela di Cristo; lo professo davanti a te e al tuo popolo con la grazia dello Spirito Santo.”
A questo punto mons. Gianotti con le braccia distese ha recitato la lunga preghiera di consacrazione: Rosibel davanti a lui in ginocchio.
Anello e Libro delle Ore
Poi due riti esplicativi: la consegna dell’anello che esprime l’unione a Cristo come sposa, assieme al libro della Liturgia delle Ore invitando la consacrata ad assumere la preghiera come primo e irrinunciabile impegno. Il tutto s’è concluso con il gioioso canto del Magnificat.
È quindi seguita la celebrazione della Messa.
Ora Rosibel è una consacrata a Cristo, una sua sposa, non entrerà in nessun Istituto Religioso, ma condividerà la realtà di tutti gli uomini e di tutte le donne, mantenendosi con il suo lavoro e mettendo a disposizione della Chiesa il proprio tempo e le proprie capacità. Nessun segno la caratterizza se non l’anello che le è stato consegnato durante la celebrazione.
A Rosibel i nostri complimenti e i nostri auguri!