Celebrato stasera, in cattedrale, il mandato agli animatori del Grest e ai giovani in partenza per esperienze estive di animazione, servizio e missione. Ha presieduto il breve momento il vescovo monsignor Daniele Gianotti, con la guida del direttore della Pastorale giovanile diocesana don Stefano Savoia. Tanti – carichi di entusiasmo – i ragazzi e le ragazze intervenuti.
Con chi cammino? Cosa vedo? Cosa porto?
Tre i momenti dell’incontro, caratterizzati da tre domande che ci accompagnano in un viaggio, come quello delle esperienze estive: con chi cammino? Cosa vedo? Cosa porto? Il tutto simboleggiato da uno zaino portato sull’altare dal Vescovo e nel quale ha poi messo, ricevendoli dai giovani, un paio di scarpe e di sandali, un binocolo e un cappellino del Grest.
Nel suo intervento monsignor Gianotti ha parlato proprio dello zaino – ricordando i suoi trascorsi da scout – invitando tutti a riempirlo privilegiando le cose essenziali, quelle che rendono lo zaino leggero.
“Viaggiare leggeri – ha detto – significa lasciar spazio allo Spirito, che sempre ci riserva sorprese e ci consente di vedere gli altri, di farci compagni di strada, di aiutarci a incontrare il Signore”. E ha citato l’esempio di Maria che, viaggiando per raggiungere la cugina Elisabetta, ha saputo farle riconoscere Gesù attraverso lo sguardo dei suoi occhi.
“Viaggiare leggeri – ha detto – significa lasciar spazio allo Spirito, che sempre ci riserva sorprese e ci consente di vedere gli altri, di farci compagni di strada, di aiutarci a incontrare il Signore”. E ha citato l’esempio di Maria che, viaggiando per raggiungere la cugina Elisabetta, ha saputo farle riconoscere Gesù attraverso lo sguardo dei suoi occhi.
Buona strada
Invitando i giovani a pregare per la pace anche durante i cammini estivi, il Vescovo ha concluso augurando “buona strada” e raccomandando di “portare Gesù agli altri, con le parole e con i gesti quotidiani”.
Dopo la preghiera del mandato e la benedizione, a tutti è stato donato il braccialetto del Grest.