“Vendesi Pieranica a pezzi! Ebbene sì, cari concittadini/e. Con le delibere del Consiglio comunale numero 2 e 3 del 14 febbraio, il nostro sindaco, che solo a parole ama tanto il nostro paese, ha deciso di mettere in vendita due terreni di proprietà comunale, attualmente in locazione a due società di telecomunicazioni, le quali hanno così potuto installare i propri ripetitori”.
Affittare, non vendere!
L’arringa è del capogruppo di minoranza Pieranica per Pieranica Damiano Valdameri. L’opposizione è convinta che tale decisione “non condivisa con i cittadini (effettivi titolari dei beni comunali), sia alquanto irresponsabile! L’affitto, soprattutto quello a lungo periodo, è molto più conveniente di una vendita, in quanto rappresenta una fonte di guadagno continua per le ormai esigue finanze comunali. Noi ci domandiamo – così come ve lo starete domandando tutti voi – se sia moralmente corretto che il sindaco consideri la ‘cosa pubblica’ come se fosse una sua proprietà, con l’arroganza di prendere delicate decisioni senza informare l’intera comunità o, perlomeno, i suoi rappresentanti, di fatto la minoranza, (che rappresenta una parte di cittadinanza) solo qualche giorno prima, quando ha ricevuto i documenti del Consiglio comunale”.
Valdameri parla di “poca trasparenza, chiedendosi “perché non rinnovare i contratti di affitto una volta giunti a scadenza, magari a condizioni anche più favorevoli di una vendita? Siamo davvero messi così male con le casse comunali da essere costretti a svendere le nostre proprietà, che oltretutto in affitto garantiscono e garantirebbero parecchi guadagni?”. “In un paese di origine contadina, quale proprietario terriero svenderebbe una sua proprietà?”, domanda ancora il portavoce d’opposizione.
“Poi cosa ci venderà ancora il sindaco, una strada? Una piazza? Il semaforo? Il monumento ai Caduti? La svendita è aperta”, la battuta finale, amara, della minoranza consigliare. Al sindaco Valter Raimondi, se vorrà lo spazio per una replica.