Amianto al Santa Marta. Il dg Cominelli: “Nessun rischio di esposizione”

Rivolta d'Adda

“All’ospedale Santa Marta non sussiste alcuna potenziale ‘bomba sanitaria’, piuttosto una questione nota e attenzionata sin da subito dalla nuova direzione strategica”. Così il direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli all’esito dei più recenti campionamenti effettuati negli ambienti dove insistono materiali contenenti amianto, frequentati dall’utenza o dal solo personale ospedaliero. Secondo quanto emerge dalle analisi, tenuto conto dell’attività che fa capo all’Asst, non sussiste “rischio di esposizione”.

Presto i lavori

In base ai parametri normativi vigenti, non si rinvengono fibre disperse nell’ambiente nocive per la salute. L’amianto è stato usato “come componente in materiali edili in fase di costruzione o rifiniture degli edifici e dunque la sua presenza viene rilevata in alcune aree o apparati. Il personale non effettua alcun tipo di lavorazione su detto materiale o su componenti che lo contengano. Alla luce di questi elementi, è stato aggiornato il documento di valutazione del rischio ed è stato elaborato un programma di attività di miglioramento”. Tra queste, attività di messa in sicurezza su tubazioni ammalorate e pavimentazione esistente sbrecciata. “Verranno realizzate entro giugno con ditta specializzata”.

Confronto con Regione aperto

Interventi di bonifica, finalizzati alla rimozione dei materiali contenenti amianto verranno realizzati presso gli ambienti destinati a ospitare l’ospedale di comunità entro fine anno. I restanti “entro 30 mesi previo finanziamento regionale”. A tal proposito “sono in corso costanti interlocuzioni con Regione Lombardia in continuità con quanto fatto dalla precedente direzione strategica”. La rimozione dei materiali contenenti amianto con adeguati interventi di bonifica è costante. A titolo esemplificativo, “negli ultimi 5 anni sono state rimosse lastre in cemento e amianto presenti sul tetto del Santa Marta”.

Prioritario il bene della comunità

“Nostro intento è di proseguire e completare gli interventi di bonifica, in uno stabile che andrà a ospitare, tra gli altri, anche le strutture della sanità territoriale di Regione, che diventeranno punto di riferimento per il Cremasco. Il bene della comunità è una priorità, tanto per la nostra Asst quanto per i primi cittadini, ai quali relazionerò nella Conferenza dei sindaci”.