Oggi la Giornata Mondiale del Malato

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato curando le relazioni”. Questo il titolo della Giornata mondiale del malato che si celebra oggi, domenica 11 febbraio.

“Fin dal principio Dio, che è Amore, ha creato l’essere umano per la comunione inscrivendo nel suo essere la dimensione delle relazioni. Così la nostra vita è chiamata a realizzare pienamente se stessa nel dinamismo delle relazioni, dell’amicizia e dell’amore vicendevole. Per questo prendersi cura del malato significa innanzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari – col Creato, con se stesso” (papa Francesco).

La Pastorale della Salute della diocesi di Crema accoglie questo invito del Santo Padre  a essere presenza e azione verso coloro che soffrono e verso quanti se ne prendono cura. Ma allarga il suo impegno anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute.

Quali gli obiettivi?

• La cura pastorale degli ammalati, degli operatori sanitari e di tutti coloro che nella comunità cristiana, nelle associazioni e nei luoghi di cura sono a servizio dei malati.

• Il supporto e il coordinamento pastorale delle istituzioni socio-sanitarie di ispirazione cristiana e delle associazioni operanti nel settore per promuoverne una continua umanizzazione.

• L’approfondimento culturale e la riflessione pastorale sulle tematiche etiche, educative e deontologiche riguardanti la vita umana e l’assistenza socio-sanitaria.

Quali i compiti?

• Dare il proprio contributo sulle questioni relative alla sanità collaborando con le istituzioni.

• Curare la formazione degli operatori sanitari, con particolare attenzione ai cappellani, ai medici, agli infermieri e ai volontari.

• Favorire il collegamento tra i vari organismi di ispirazione ecclesiale operanti nell’ambito socio-sanitario.

• Collaborare stabilmente con le comunità parrocchiali, i movimenti e i gruppi che hanno a cuore il servizio del malato e verso le strutture ospedaliere, le case di cura e di riabilitazione e verso i centri di accoglienza.

Si tratta di una sfida, impegnativa quanto ambiziosa. Per cominciare, la Settimana della Vita (dal 4 all’11 febbraio) è un’occasione per contrastare la cultura dell’individualismo, dell’indifferenza, dell’isolamento e dello scarto e per far crescere la cultura della tenerezza e della compassione. 

La Messa in ospedale e a Santa Maria

Oggi, affidandoci alla Madonna di Lourdes perché interceda per noi e ci aiuti a essere artigiani di vicinanza e di relazioni fraterne, è stata celebrata una Messa alle ore 8.30 presso la chiesa dell’Ospedale Maggiore di Crema, presieduta dal vescovo Daniele. Un’altra sarà celebrata alle 18 nella basilica di Santa Maria della Croce. L’invito è rivolto a tutta la comunità diocesana, alle associazioni di volontariato, alla Caritas.

Per la Pastorale della Salute della diocesi di Crema:
la presidente dottoressa Alessandra Brazzoli
e il vicepresidente don Simone Valerani