Oggi pomeriggio abbiamo avuto la fortuna di assistere all’incontro iniziale del percorso formativo dei docenti neoassunti dell’ambito Cremasco svoltosi, a partire dalle 15, in sala Alessandrini. Il prof. Maccoppi, dirigente reggente Ic Crema II, scuola capofila del polo formativo, ha invitato i docenti presenti a vivere questo anno di formazione non come un mero passaggio burocratico, piuttosto come punto di partenza per una professione bellissima alla quale dare molto.
L’intervento della provveditrice Filomena Bianco
Intervento dallo spessore e dalla divulgazione eccezionale quello successivo affidato alla Provveditrice dell’Ambito Territoriale di Cremona Filomena Bianco che – dopo i saluti ai presenti, a Maccoppi, alla Ds del G. Galilei Paola Orini preside della scuola capofila dell’ambito 14 e al prof. Donati, ha snocciolato un rigoroso quanto a tratti simpatico decalogo del bravo docente.
Come deve essere un buon insegnante?
Come deve essere un buon insegnante? Ecco le 10 “regole d’oro” da seguire e applicare a partire dal n° 1 la competenza: “Non si può essere bravi insegnanti solo per intrattenere, è necessario conoscere la disciplina ma anche avere una conoscenza generale per dare quella scintilla in più alla propria materia. La formazione è importante, non è una perdita di tempo ricercate contributi, siate intellettualmente curiosi. Nel vostro lavoro mi raccomando l’equilibrio; non è sufficiente conoscere i contenuti bisogna trasmetterli in modo ne autoritario ne permissivo. Mettete passione nel vostro lavoro, motivate i ragazzi perché il loro bagaglio culturale nessuno potrà sottrattoglielo”. Molto si è soffermata Bianco sul concetto di empatia: “Guardate negli occhi tutti i ragazzi, non ignorateli nemmeno con lo sguardo e siate amorevoli. Un errore non è la morte solo un modo per giungere alla giusta conoscenza. Il ragazzo non è il voto! L’autorevolezza è importante intesa come fare rispettare le regole, magari concordate e sottoscritte insieme ai ragazzi; aggiungo un’altra parola a questo decalogo, che è tutta mia, l’umorismo: stemperate il clima della classe, spesso teso, proponete lezioni avvincenti anche con un po’ di auto ironia, sarete ancor più appprezzati. Nel vostro lavoro è necessaria la lungimiranza, comprendere le capacità dei ragazzi che anche se prendono solo voto bassi, hanno sempre qualcosa che li farà brillare. Spirito di collaborazione tra docenti, famiglia e dirigenza concludono questo decalogo di una professione che è una vocazione”.
Dopo gli applausi è stata la volta della Ds Orini che ha affrontata aspetti contrattuali dopo avere ringraziato l’ottimo contributo di Bianco.