“La Panchina”, video contest dell’oratorio di Izano premiato a Verona

Un'immagine tratta dal video premiato

Su una panchina ci si ritrova. E da lì si osserva ciò che ci circonda. Su una panchina si gioca, si condivide, si ascolta. Su una panchina si può anche essere soli, emarginati, ma in attesa di un riscatto. E, soprattutto, da una panchina ci si alza per spiccare il volo. Per vivere l’esistenza. Sempre.
È con questo spirito che bambini e ragazzi dell’oratorio di Izano, aderendo al concorso promosso da Noi Verona e Csi Verona, hanno realizzato – durante la scorsa giornata degli educatori – un video contest dal titolo La Panchina. Ricco di significati e dalla forte valenza educativa, il lavoro è stato accolto positivamente dagli organizzatori e nel pomeriggio di oggi, sabato 25 novembre, verrà premiato al PalaExpo di Verona Fiere nel contesto del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa.

Tre minuti densi di significato

Della durata di tre minuti, il video girato a Izano ruota intorno alla panca che si trova davanti alla chiesa parrocchiale e all’oratorio. E da qui racconta delle storie, proprio come richiesto dal concorso. Ecco, sulla panchina, un gruppo di ragazze sedute al sole, con i loro pensieri e lo scatto di un selfie con lo smartphone: prima di andar via, perché sempre ci si alza. Perché la panchina attende e accoglie, ma poi lascia andare.
Sulla panchina izanese si siede anche un bimbo, “capelli d’angelo”: solo, guarda gli altri giocare, aspettando una chiamata. Che arriva, così ci si ritrova tutti insieme a giocare nel prato prima di tornare sulla panca, che quasi tiene in braccio quei bimbi con i loro limpidi pensieri, che vede crescere e che gli vogliono bene.
E, infine, attorno alla panchina si ritrovano tutti, giovani e adulti, per un canto e una preghiera per l’umanità, per chi è solo, per la pace, perché tutti siano felici.

Complimenti ai protagonisti

La Panchina è diretto da ragazze e ragazzi dell’oratorio di Izano, che sono anche i protagonisti. Riprese e montaggio sono curati da Riccardo Stabilini, con la collaborazione del Gruppo Educatori. Testo e voce narrante sono di Cristina Vailati Facchini, mentre per le musiche sono stati scelti Trailways di Women Hearts e Three Ravens di Jake Xerxes Fussel.
Vivi complimenti, unitamente a una grandissima soddisfazione, sono espressi dal parroco don Giancarlo Scotti, che si fa portavoce della gioia dell’intera comunità.