Anche nelle scuole cremasche, questa mattina alle ore 11, si è osservato un minuto di silenzio, su indicazione del Ministro dell’Istruzione Valditara, in onore di Giulia Cecchettin e di tutte le donne abusate di vittime di violenza, in una settimana che culminerà con le marce organizzate per sabato 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
In molte scuole italiane s’è preferito fare un minuto di rumore. Perché il silenzio non basta più, anzi. Perché se è vero che ha valore simbolico e di riflessione, nel 2023 e a fronte al numero di donne ammazzate per mano di una cultura di abuso che, in un anno ancora non terminato, conta già 83 vittime, il silenzio non era stato dato per scontato e così in molte scuole non si è verificato.