Tosca sul palcoscenico del San Domenico

Tosca: Lo staff al completo riceve gli applausi finali

Questa sera, alle ore 18, la stagione ufficiale del San Domenico ha presentato un’opera lirica, la Tosca. Quasi una “prima” per il teatro cremasco che, alla luce delle dimensioni del palco e della struttura dell’ex chiesa domenicana, non si presta perfettamente al genere lirico.

Il melodramma in tre atti è opera di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica la cui prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Moltissimo il pubblico che ha affollato il teatro in ogni suo parte, acquistando i biglietti nelle scorse settimane.

Per la regia di Sandro Santillo, l’opera lirica è stata proposta da interpreti di prestigio e dalla Simphony Opera. Orchestra nata a Milano dalla collaborazione della Casa Verdi e del maestro Gianfranco Messina. Ha cantato anche il Coro Brianza Lirica, diretto da Alessandro Procacci, composto da 12 coristi della Fondazione musicale Vincenzo Appiani.

Gli interpreti sono stati: Tosca: Yeajin Jeon (Corea del Sud), ​Cavaradossi: Georgi Gelashvili (Georgia), Scarpia: Gastone Di Paola, Angelotti: Ezio Bertola, Sagrestano: Tommaso Quanilli, Spoletta: Matteo Benvenuti, Sciarrone /carceriere: Paolo Toscani, Un pastorello: Serena Santillo.

LA TRAMA DELLA TOSCA

Celebre la vincenda narrata e ambientata a Roma: la cantante Floria Tosca è l’amante del pittore liberale Mario Cavaradossi. Costui nasconde nella sua villa di periferia il bonapartista Angelotti fuggito dalla prigione di Castel Sant’Angelo. La donna è corteggiata dal ministro della polizia pontificia Scarpia. Questi imprigiona il pittore Cavaradossi, dopo aver scoperto nel suo giardino il fuggitivo Angelotti e ricatta Tosca. Se la donna non si concederà a lui, Cavaradossi sarà fucilato. Tosca finge di concedersi, ma lo uccide con un colpo di coltello mentre l’abbraccia. Il suo amante viene comunque fucilato sulla terrazza di Castel Sant’angelo davanti a Tosca stessa (alla quale avevano fatto credere che i fucili sarebbero stati caricati a salve). E quando le guardie, dopo aver trovato Scarpia morto, accorrono per arrestarla, la donna si getta dalla terrazza.

Buona l’esecuzione dell’opera che ha riscosso numerosi applausi. Una “sperimentazione lirica” le cui premesse sono ottime!