Attualmente sono 328 le firme, ma sono destinate ad aumentare, raccolte in un paio di settimane dal comitato BiometaNo! Agnadello.
Lo scorso sabato, 28 ottobre, i referenti – Giuseppe Maffioletti, Patrizia Giustinoni e Marco Uva – hanno depositato presso il protocollo comunale la petizione popolare avversa alla realizzazione di un nuovo impianto a biogas (biometano) su area agricola agnadellese, ricompresa tra l’ex statale Bergamina e la strada provinciale per Rivolta.
La raccolta firme è rimasta aperta e altri agnadellesi hanno già manifestato l’intenzione di aderire.
Comitato soddisfatto
C’è piena soddisfazione, nel comitato BiometaNo! , per il risultato conseguito e per le integrazioni già previste. “Un chiaro segnale che gli agnadellesi, o buona parte di loro, non sono indifferenti alla tutela del territorio, alla qualità dell’aria, alla viabilità, al paesaggio rurale, ai problemi di sicurezza correlati a impianti di questo tipo – commentano dal comitato –. L’auspicio è che il sindaco in carica, Stefano Samarati, e l’intera maggioranza leghista, tengano ora in debita considerazione la manifestazione di volontà espressa da un numero così elevato di cittadini, e agiscano di conseguenza”.
Come già spiegato su queste colonne, motivi ostativi alla realizzazione del nuovo impianto ce ne sono tanti: con una propria mozione il Gruppo di minoranza consiliare ‘Lista per Agnadello ‘ne aveva elencati almeno dieci. Però, la mozione è stata respinta dall’intera maggioranza consiliare, più precisamente dai sette consiglieri (compreso il sindaco e gli assessori) presenti alla seduta.
Nella circostanza il primo cittadino ha ribadito e messo per iscritto la sua totale apertura nei confronti di questi “esempi virtuosi di economia circolare che rappresentano occasione di sviluppo per il paese”.
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