Iss Racchetti in via Libero Comune. Bergamaschi: “Bene, ma non benissimo”

“Abbiamo appreso dai media locali che la Provincia di Cremona ha approvato il progetto di fattibilità tecnica-economica della nuova sede dell’Iss Racchetti, prevista in via Libero Comune. “Bene, ma non benissimo” è stato il pensiero, credo, comune a molti cremaschi. Conoscere come dal punto di vista della qualità edilizia tale intervento sia di elevato livello non può che far piacere all’amministrazione comunale, così come a ogni concittadino, pensando agli studenti, ai docenti, a quanto siano sempre importanti gli investimenti pubblici in un’edilizia scolastica sicura, moderna e sostenibile. Tuttavia, in quella comunicazione, non è passata inosservata l’assenza di ogni notizia in merito a come la Provincia intenda risolvere il problema della viabilità di accesso a tale futuro plesso scolastico, destinato a ospitare oltre 1.000 studenti che andranno a sommarsi alle diverse migliaia che già oggi quotidianamente frequentano gli istituti posti sull’asse di via Libero Comune, congestionandolo negli orari di punta”. Parte così la nota diffusa dal palazzo municipale in risposta all’annuncio dell’amministrazione provinciale.

Gravissimo problema

“Per la città di Crema questo ulteriore aggravio non può essere considerato un effetto collaterale trascurabile. E non voglio pensare che sia questo il pensiero della Provincia quando annuncia oltre 23 milioni di euro di investimento, 380.000 € all’anno di risparmi per l’eliminazione delle locazioni attualmente sostenute e zero euro per gli interventi infrastrutturali connessi alla nuova realizzazione. La viabilità di via Libero Comune è già oggi un problema grave e, in assenza di un serio riordino generale della stessa viabilità, con il nuovo polo scolastico rischia di degenerare in gravissimo”, dichiara il sindaco Fabio Bergamaschi.

Città oggi trasformata

Una preoccupazione che chi è al governo della città ha manifestato chiaramente alla Provincia già dall’avvio del mandato amministrativo. “Avevamo, anzi, provato a riaprire un confronto volto a verificare ubicazioni sicuramente migliori in termini di pianificazione territoriale e viabilistica, come l’area della cosiddetta ex scuola di Cielle o aree prossime alla stazione ferroviaria, prendendo tuttavia atto di come l’Ente ritenesse ormai irreversibile una scelta amministrativa già da tempo in fase di avanzamento”.  La presente amministrazione comunale, prosegue perentoria la nota, “non ha né promosso, né condiviso questa soluzione, che essendo stata pensata oltre tre lustri fa non tiene conto di come nel mentre la città si sia trasformata. Per serietà, riteniamo che simili progetti, in cui sono in gioco ingenti risorse che ricadono sul territorio, non possano essere boicottati con leggerezza. Non ne abbiamo intenzione, ma avvertiamo l’improrogabile urgenza di migliorare radicalmente un pensiero di sviluppo urbanistico e viabilistico mai adeguatamente compiuto, per fare in modo che ciò che qualcuno ha pensato come opportunità per il territorio non si trasformi, in realtà, in un problema ingestibile scaricato sulla città e sulle casse comunali, alla ricerca di quella che, a posteriori, si rivelerebbe una soluzione tanto necessaria, quanto complessa ed onerosa”.

Informazioni carenti

Da circa un anno l’amministrazione di Crema informa di non aver avuto più alcun riscontro sull’avanzamento progettuale generale del polo scolastico, “né in merito alla proposta di riordino viabilistico che abbiamo avanzato alla Provincia, chiedendole di studiare, per poi finanziare, un nuovo hub degli autobus tra via Macallé e la tangenziale, al fine di limitare il transito su via Libero Comune sia degli autobus che degli studenti in attraversamento. E’ un’informazione che attendiamo quanto e più di quella che ci illustra l’avanzamento progettuale dell’edificio scolastico”.