Ricorre oggi il 31° anniversario della strage di via D’Amelio. Era il 19 luglio 1992 e come ogni domenica il magistrato Paolo Borsellino si era recato in via Mariano D’Amelio numero 21 a Palermo per visitare la madre Maria Pia Lepanto e la sorella Rita Borsellino. Così fece anche quel giorno anche se non riuscì a vederle per l’ultima volta.
Il magistrato e cinque agenti della scorta – Agostino Catalano, Emanuela Loi (ricordata anche la prima donna a far parte di una scorta oltre che prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina – persero la vita in un attentato di stampo terroristico-mafioso. Venne fatta esplodere una Fiat 126. Erano passati solo 57 giorni dalla strage di Capaci.
Commemorazione a Crema
Due pagini tristi della storia dell’Italia, che sconvolse il nostro Paese da nord a sud. Ancora oggi vengono ricordati quanti persero la vita perché impegnati a lottare contro la mafia. Come a Palermo e in tutto il Bel Paese, anche a Crema oggi è in programma un momento commemorativo. In particolare la Consulta Giovani ha organizzato alle ore 19 una cerimonia commemorativa in Largo Falcone e Borsellino. A seguire, alle ore 21 e sempre nella medesima location, si chiude l’edizione 2023 dei 57 giorni – Strade di Legalità. Per l’occasione ci sarà il concerto dell’orchestra giovanile CreMaggiore.
“Il teatro e la musica sono strumenti che aiutano ad alimentare il ricordo, a stimolare l’impegno, ad accrescere quel movimento culturale e morale che è imprescindibile per un’efficace lotta alla mafia” commenta l’assessore alla Cultura, alle Politiche Giovanili e al Turismo Giorgio Cardile.