Parco del Serio, ecco i custodi dei nostri sapori

Una pubblicazione fortemente voluta per far conoscere gli agriturismi e gli spacci agricoli che valorizzano i prodotti del territorio. È stata presentata stamattina, presso la sede del nuovo Centro Parco-Casa di Camperia di Santa Maria della Croce I custodi dei sapori del Parco – Alla scoperta delle aziende agricole, degli agriturismi, degli spacci aziendali agricoli e della ristorazione tradizionale. Si tratta appunto di un piccolo volume realizzato dal Parco Regionale del Serio, per promuovere i prodotti, le aziende, gli agriturismi, i ristoranti e le trattorie identificate quali “custodi” dei sapori del Parco.

Sostenibilità e filiera corta

Accanto al presidente Basilio Monaci e alla direttrice Laura Comandulli, c’erano i referenti delle diverse attività coinvolte, il sindaco di Ricengo Feruccio Romanenghi, alcuni rappresentanti del Comune di Madignano, la dirigenza dell’Istituto Agrario Stanga e l’assessore alla Cultura del Comune di Crema Giorgio Cardile.
“Con questa pubblicazione abbiamo voluto fotografare il mercato di settore e inteso porre l’attenzione sui prodotti agroalimentari del sistema marchio del Parco del Serio, ma anche su tutte quelle attività correlate che sono caratterizzate dalla sostenibilità dei processi produttivi, dalle tradizioni gastronomiche, dalla filiera corta, dalla sicurezza alimentare, valorizzate soprattutto dalla benevolenza delle preziose acque del fiume Serio”, ha detto il presidente Monaci, ringraziando per la disponibilità il personale del Parco che ha reso possibile la pubblicazione.

Marchio da diffondere

Il progetto I custodi dei sapori del parco vuole integrarsi con il “Marchio dei prodotti del parco”, attivo dal 2008: coinvolge aziende agrarie che attuano una produzione agricola biologica o integrata e che svolgono attività agricola e di trasformazione agroalimentare entro i confini territoriali del Parco del Serio. Cardile da parte sua ha evidenziato l’elemento della produttività imprenditoriale come opportunità per i giovani e garanzia di controllo e promozione del territorio, senza dimenticare di esaltare la positività “della diffusione del marchio anche oltre i confini cremaschi, in un momento dove il turismo green e ambientale è sulla cresta dell’onda”.

Grandi numeri

Questi i numeri de I custodi dei sapori del Parco: 15 aziende agricole, 8 agriturismi, 7 apicoltori, ma anche una bottega alimentare, la sede cittadina dello Stanga, il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca (Dabb), la rete Campagna Amica di Coldiretti, l’Associazione Bontà Cremasche, l’Associazione “Le Terre del Cremasco” e il Distretto Cremasco del cibo.