Casaletto Vaprio. Aiuti a Casola, Argenio emoziona

Avevamo già dato notizia dell’iniziativa all’insegna della solidarietà che si è tenuta domenica 18 giugno a Casaletto Vaprio presso l’oratorio di via Risorgimento. Ma volentieri ci ritorniamo.
Come tutta Italia, anche la comunità casalettese è rimasta colpita dalla tragica alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna nel maggio scorso: impressionata dalla distruzione e dal dolore che l’acqua ha portato con sé ha voluto dare il proprio contributo alla ricostruzione e alla ripartenza di quei territori. Su iniziativa della consigliera comunale Elodia Marazzi, condivisa da tutti gli amministratori, sono stati contattati la parrocchia e l’oratorio di San Giorgio, le locali sezioni di Auser e di Ancr, Compagnia teatrale DalFilDaFer, Gruppo Sportivo e Dame Creative per proporre loro la realizzazione di una manifestazione per la raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate, riproponendo quanto fatto in occasione del terremoto del 2016 nel centro Italia.
“Alcuni esercenti del paese si sono uniti agli enti e alle associazioni supportando e collaborando all’iniziativa, ai quali va il ringraziamento dell’amministrazione e di tutti gli organizzatori: Al mio bar di Anna Borzì, Mercato del mobile di Bianchessi, Giuseppe Cinalli e Non solo pizza di Salvatore Salamone. I casalettesi hanno risposto molto positivamente all’iniziativa come dimostrano i fondi raccolti”, commenta Marazzi. Una trentina i volontari in campo nel servizio e in cucina.

La scelta frutto del caso e merito di Argenio
“I Comuni totalmente alluvionati erano tanti e tra tutti si è scelto di destinare il ricavato al Comune di Casola Valsenio, “il paese delle erbe e dei frutti dimenticati” (come si legge sul sito istituzionale, in provincia di Ravenna). Un piccolo paese di collina con poco più di 2.500 abitanti le cui iniziali del nome lo accomunano a Casaletto Vaprio. Nessuno degli organizzatori ne conosceva l’esistenza, “ci si è imbattuti in questo paesino in modo del tutto casuale e, per così dire, banale, guardando con occhio distratto la tv. Distratto fino a quando sullo schermo non è apparso Argenio, un bimbo di collina dal nome mitologico. Le sincere parole di questo bimbetto dal viso vispo che ci racconta di Casola – ecco svelato il nome – di quanto fosse verde e bello e vivibile il suo paese e di come lui, nonostante tutto, ci stia proprio bene. E che, a prescindere dallo sconquasso, non voglia abbandonarlo per andare a vivere in una città priva di colori. Argenio vuole che Casola torni com’era prima dell’alluvione, perché il suo paese, ci ammonisce, ‘è un posto bello, da ricostruire, non da abbandonare’. La genuina passione di questo bimbo ha emozionato gli organizzatori, spingendoli a fare ricerche sul posto meraviglioso di cui narrava”, spiega ancora Marazzi a nome dell’organizzazione tutta. Così è stato scelto il posto al quale destinare i fondi raccolti durante la giornata.
L’incoraggiamento per la gente di Casola “è di tenere duro, ‘tin bota’, e che possano presto ricostruire in sicurezza e bellezza i luoghi cari, mantenendone l’identità, esaudendo così il desiderio di un grande bambino”.
Per la cronaca, la Tagliatella solidale ha visto 247 prenotati, 2.340 euro di entrate, 1.463,10 euro di donazioni da enti e privati, per un totale di 3.803,10 euro. Dedotte le spese, al paesino ravennate sono stati devoluti 2.875 euro.