Avolasio: i cento anni della Casa alpina cremasca

Il volume sui cento anni della Casa di Avolasio
La presidente dell’Azione Cattolica apre la serata di presentazione del volume sui cento anni della Casa di Avolasio

Presentato questa sera, nel campo sportivo della parrocchia della Ss. Trinità, il volume di Romano Dasti sui cento anni della casa alpina di Avolasio. Numerosi i presenti, molti dei quali hanno frequentato la casa nei tempi della loro gioventù. Presente anche il vescovo Daniele.
Ha Presentato la serata la presidente dell’Azione Cattolica Roberta Cagioni. Dasti ha riassunto il volume, scritto in tre parti riferite ai tre periodi dell’esistenza della casa.
Ha poi parlato Giambattista Nichetti, dirigente della Giac negli anni sessanta, che è stato ad Avolasio negli anni ’50, unico ancora in vita di quel periodo. E ha raccontato alcune vicende nei primi decenni della casa.
È toccato poi a Vincenzo Cappelli che ha passato molti anni ad Avolasio, sia come ragazzo che come dirigente dell’Ac. Ha definito Avolasio un luogo accogliente, un pezzo di terra Cremasca. Ed ha ricordato i primi campiscuola realizzati per ragazzi ed adolescenti. Anni in cui qualcuno in Curia voleva vendere la casa che per fortuna è rimasta alla diocesi per volere di mons. Manziana.
È intervenuto infine Arrigo Arrigoni, storico della val Taleggio, nato e vissuto a Vedeseta di cui è stato anche sindaco. “Avolasio e Vedeseta – ha detto – devono dire grazie alla diocesi di Crema per la sua presenza. E ricorda il famoso “vice”,  Mario Vailati, di casa ad Avolasio e presente ogni estate.”
Il vescovo Daniele, nonostante non abbia vissuto la storia di Avolasio, ha espresso gratitudine a Romano e soprattutto ai presenti, testimonianza della grande storia della casa. E si è augurato che la storia di Avolasio continui ancora meglio.
È seguita (nel salone dell’oratorio, dato che sono cominciate a cadere alcune gocce) la proiezione di fotografie e video. Bellissimo revival che ha commosso tutti i presenti.

LA STORIA DELLA CASA DI AVOLASIO  

Abbarbicata sui pendii dell’alta Valtaleggio, la Casa alpina cremasca di Avolasio compie cento anni. L’intuizione di don Mosconi, che la volle come sede di una colonia per figli di soldati della Grande guerra, è stata ripresa dall’Azione cattolica giovanile che nel secondo dopoguerra ne ha fatto la casa di vacanza per adolescenti e giovani di famiglie non abbienti che vi hanno trascorso qualche settimana di ferie spensierate in compagnia, sotto lo sguardo benevolo di Mario Vailati, il Vice.
Dagli anni ’70 la casa è divenuta la sede dei campiscuola di Ac: migliaia di ragazzi, adolescenti e giovani hanno vissuto settimane formative indimenticabili. Interamente rifatta nel 1988 per iniziativa di mons. Tresoldi e sempre custodita dalla chiesina dedicata alla Madonna della Neve, la casa con la piccola Avolasio è diventata ormai un lembo di Cremasco sulle Prealpi Orobie.
Il volume presentato La Casa alpina cremasca di Avolasio. Cento anni di storia è stato scritto da Romano Dasti, contiene anche contributi di Arrigo Arrigoni, storico della Valtaleggio, e di Marita Desti e Sebastiano Guerini sulle colonie e i soggiorni estivi cremaschi.
Il volume è edito dal Centro editoriale cremasco ed è stato pubblicato con il sostegno della BCC Cremasca e Mantovana, della BCCS Caravaggio e Cremasco e dell’ass. Popolare Crema per il territorio.