“Premio Giuseppe Garraffo”: la cerimonia a Roma

Anche quest’anno il Premio Giuseppe Garraffo si è confermato un ponte tra passato e futuro. Passato, perché ha onorato il medico sensibile e lungimirante a cui questa borsa di studio è intestata, perseguendo gli obiettivi da lui indicati: non solo una cura efficace per il paziente, ma anche e soprattutto il rispetto della persona. Futuro perché i destinatari del premio sono proprio i giovani medici che incarnano quell’idea di innovazione, di progresso, di cambiamento, ma anche di fiducia e speranza, indispensabile a sostenere un Servizio sanitario nazionale in sofferenza.

I temi elaborati dai vincitori

Medicina di prossimità, innovazione tecnologica e organizzativa in Sanità, medicina di genere, telemedicina, diritti sindacali. Sono questi i temi degli elaborati dei sei vincitori che, a pari merito, hanno colpito la commissione giudicante, presentando una panoramica sintomatica di quello che significa fare medicina oggi, soprattutto per chi lo sta scoprendo e imparando giorno dopo giorno. E soprattutto per chi si affaccia a questa realtà in affanno portando la grinta, l’entusiasmo e la voglia di innovare e di cambiare. Un premio, giunto alla sua X edizione, che rappresenta un’opportunità per uno specializzando o giovane professionista, ma anche una risorsa per una Sanità pronta ad accogliere nuove preziose leve, in un periodo in cui i mari sono agitati. Proprio per questo motivo, uno dei requisiti essenziali per la partecipazione dei medici alla selezione, oltre a essere iscritto o figlio di iscritti alla Cisl Medici, è proprio l’età che non deve oltrepassare i 35 anni.

La premiazione a Roma

Dopo aver avuto la possibilità di approfondire queste tematiche fondamentali per esercitare al meglio la professione e conoscere il sindacato, anche frequentando il corso di formazione sindacale a Firenze presso il Centro Studi Cisl Ezio Tarantelli, i giovani professionisti si sono ritrovati a Roma per ricevere il premio dalle mani di Benedetto Magliozzi, segretario generale nazionale di Cisl Medici e accogliere il plauso da parte di Antonia Carlino, presidente della commissione esaminatrice. Paolo Ragusa, Francesca Costantini, Luca Moderato, Beatrice Sambucco e i due colleghi assenti per motivi di servizio, Alessia D’Amico e Giovanni Spanu, hanno diviso la dotazione del premio che per il 2022 è stata di 7.500 euro.
I giovani medici, quasi tutti specializzandi, hanno poi lasciato un messaggio importante alla platea, dando voce alle parole di Giuseppe Garraffo sull’impegno a difesa della salute dei cittadini, su un sindacato del noi e non dell’io. Un’eredità che non deve andare dispersa. Così la memoria si fa futuro.