Lunedì 22 maggio è la memoria liturgica di santa Rita da Cascia. Nella parrocchia cittadina di San Benedetto è tradizionalmente grande festa. Fin dai tempi di don Gino Cavalletti si è sviluppata una viva devozione alla Santa degli impossibili che coinvolge un gran numero di fedeli. Vengono vendute le rose, tipico simbolo di santa Rita, benedette poi durante le celebrazioni.
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI
Il parroco don Luigi Agazzi, invita tutti alla partecipazione e alla preghiera. Questo il programma di lunedì a San Benedetto:
– Apertura della chiesa alle ore 7.00.
– Sante Messe seguite dalla benedizione delle rose alle ore 7.30 e 9.30.
– Alle ore 12.00, supplica a Santa Rita in unione spirituale con il Monastero di Cascia.
– Alle ore 15.30 recita del Vespro, seguita dalla benedizione delle rose.
– Alle ore 18.30 recita del Rosario.
– La chiesa verrà chiusa alle ore 19.00.
LA VITA DI SANTA RITA
Santa Rita, nata nel 1371, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio. In seguito, scomparsi sia il marito che i due figli, potè soddisfare la sua originaria vocazione ed entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria. Immersa nella contemplazione di Cristo, Rita gli chiese di poter partecipare alla sua Passione e nel 1432 si ritrovò sulla fronte la ferita di una spina della corona del Crocifisso che portò fino alla morte. Nell’inverno che precedette la sua morte Rita, malata e costretta a letto, chiese a una cugina che le venisse portata una rosa dal giardino della casa paterna. Era il mese di gennaio, la donna pensò a un delirio della malattia, ma rientrata a casa trovò la rosa che portò a Rita, la quale spirò il 22 maggio 1447.