Museo Civico. Depositi esposti. Prime opere della collezione Stramezzi

Domani, sabato 22 aprile alle 17.30, presso la Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco inaugura la seconda edizione di Depositi esposti, rassegna con la quale anche il Museo di Crema, allineandosi a quanto già sperimentato da altre realtà museali, intende ciclicamente dare visibilità a parte delle raccolte celate nei propri depositi. Il tema di quest’anno è Prime opere dalla collezione Stramezzi, in quanto si è deciso di ritornare a parlare della figura di Paolo Stramezzi (Moscazzano, 1884 – Cannes, 1968) e della sua leggendaria raccolta d’arte.
Delle trentasei opere, pervenute in Museo nel 1963 e regalate nel 1966, oggi solo diciassette, per mere ragioni di spazio e di coerenza espositiva, fanno parte del percorso permanente, mentre circa la metà della donazione è invece ordinariamente ricoverata nei depositi. Proprio con questa mostra si vuole dare al visitatore l’opportunità di ammirare riunita in Pinacoteca la serie completa dei dipinti giunti grazie alla munificenza di un privato cittadino e di un grande collezionista d’arte.

Le opere esposte

Inaugura l’esposizione, che segue un ordine prettamente cronologico, Madonna in trono con il Bambino di Tomaso Pombioli, un dipinto appartenente alla prima produzione dell’artista (1600 – 1620 circa) e che alla Perletta – la villa suburbana nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti eletta da Paolo Stramezzi a residenza privata – sappiamo essere stato collocato nella cappella.
Seguono a questo ben quindici lavori, tutti di Eugenio Giuseppe Conti, con in testa due bellissimi ritratti di donna risalenti al XIX secolo: Ritratto di Zita Francioli e Ritratto di giovane donna.

Estremamente interessante di Conti è poi un nucleo di dieci bozzetti realizzati come studi preparatori per dipinti o cicli decorativi più ampi. Di questi, sempre provenienti nel 1937 dalla figlia Clorinda, sono: Angelo dell’Apocalisse, datato attorno al 1886 e studio per la decorazione del timpano della cappella centrale del cimitero di San Bernardino a Crema; Fuori di pericolo, un piccolo modelletto per una tela più ampia presentata nel 1891 a Milano alla Prima Esposizione Triennale presso l’Accademia di Brera e oggi conservata a Crema dalla famiglia Allocchio, ma anch’essa esposta in mostra grazie alla cortesia dei proprietari; Sant’Ambrogio, un bozzetto quadrato con il santo iscritto entro un clipeo, destinato a parte della decorazione eseguita dal pittore cremasco nel 1897 all’interno del tiburio della basilica di Sant’Ambrogio a Milano; Madonna in trono con il Bambino (Madonna con manto stellato), del quale ci è oscura la destinazione e di conseguenza risulta più incerta la datazione (1880 – 1900 circa); Madonna assunta, studio per l’affresco realizzato nel 1902 per l’oratorio di Santa Maria di Cremosano, purtroppo oggi molto deteriorato.

Altri cinque bozzetti esposti, comperati invece nel 1937 da un Crivelli, raccontano la storia di una decorazione mancata: furono infatti approntati prima del 1892, come ricorda anche sul retro un’iscrizione del pittore abbastanza sibillina, per un’ornamentazione mai eseguita delle volte del Duomo di Crema. Essi raffigurano: un Profeta non meglio identificabile; San Pietro apostolo; San Paolo apostolo, Sant’Andrea apostolo; San Giovanni evangelista.

Chiudono il gruppo delle opere di Conti tre ritratti già del XX secolo. La rassegna si conclude con Isola Comacina di Carlo Martini, una veduta del lago di Como realizzata attorno al 1937 e acquistata da Paolo Stramezzi nel 1942 a Milano alla mostra personale del pittore presso il Palazzo della Permanente.

La mostra, curata dal conservatore, Alessandro Barbieri, e da Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi, giovani studiosi che hanno deciso di dedicare il proprio Servizio Civile ai beni culturali, sarà visitabile sino a domenica 18 giugno negli orari di apertura del Museo (lunedì chiuso, martedì 14.30-17.30, da mercoledì a venerdì: 10-12 e 14.30-17.30, sabato, domenica e festivi: 10-12 e 15.30-18.30. Ingresso libero senza prenotazione.)

Le vbisite guidate

Depositi esposti. Prime opere dalla collezione Stramezzi al Museo Civico di Crema e del Cremasco è accompagnata da un catalogo a cura di Alessandro Barbieri, Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi realizzato dalle Edizioni Museo Civico Crema. Sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate gratuite, accompagnati dai curatori, previste nelle giornate di domenica 30 aprile, sabato 20 maggio e domenica 11 giugno alle ore 16. La prenotazione è obbligatoria scrivendo una mail a museo@comune.crema.cr.it entro la mattinata del venerdì che precede la visita.

Servizio Civile

Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi, sono due giovani studiosi che hanno deciso di dedicare il proprio Servizio Civile ai beni culturali e che venerdì, in occasione dell’anteprima, hanno presentato ciascuna delle opere esposte, ponendo l’attenzione sull’evoluzione dello stile di Conti (più accademico nei ritratti della prima produzione, attento invece ai movimenti della Scapigliatura e del Verismo, negli ultimi, passando per i bozzetti di soggetto sacro), sull’opera sia di Pombioli, (bella ma ancora acerba rispetto alla successiva evoluzione del pittore) e su quella di Martini, dichiaratamente chiarista. L’allestimento sarà visitabile sino a domenica 18 giugno negli orari di apertura del Museo.

La dichiarazione dell’assessore Cardile

“Un sincero ringraziamento a tutto lo staff dell’Ufficio Cultura del Comune per la competenza e la professionalità dimostrata anche nell’allestimento di questa mostra temporanea; senza la valorizzazione di questo patrimonio conservato nei musei e, in genere, dei beni culturali non ci sarebbe nemmeno il turismo” ha dichiarato l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile venerdì mattina.