VIA CRUCIS per la pace anche a San Benedetto

Via Crucis a San Benedetto
Il Cristo Morto portato in processione durante la Via Crucis a San Benedetto

Via Crucis della Pace, questa sera alle 21, anche a San Benedetto, in contemporanea con quella di Roma al Colosseo.

Alla tradizionale, bella celebrazione, hanno partecipato il vescovo Daniele, molte autorità civili e militari (per il sindaco era presente l’assessore Cinzia Fontana) e un buon numero di fedeli. Tradizionale anche il percorso che, con inizio dalla parrocchiale in piazza Garibaldi, si è sviluppato poi lungo via Griffini, via Borgo San Pietro, via Cavour, via Mazzini, con l’arrivo ancora nella chiesa di San Benedetto.

Nel corteo tanti fedeli, poi il vescovo e i sacerdoti, quindi la statua del Cristo Morto che si conserva nella parrocchiale cittadina, portata a spalle dai giovani. Durante il tragitto si sono meditate le 14 stazioni, ciascuna dedicata a un tema di pace. I ragazzi e le ragazze della parrocchia, con una croce di legno ciascuno, erano distribuiti lungo il percorso a segnare le stazioni stesse.

LA RIFLESSIONE DEL VESCOVO DANIELE

Rientrati in San Benedetto, il vescovo Daniele ha rivolto ai presenti una breve riflessione. “Aver pregato per la pace – ha detto – in un itinerario di violenza come è la Via Crucis che senso ha?
Aver pregato per la pace ci aiuta a ricordare una cosa: per la pace bisogna lottare, bisogna combattere, perché la pace non viene da sè, ma solo se ci impegniamo fortemente.”

E ha indicato tre combattimenti: “Il primo è contro noi stessi, contro la violenza presente in noi stessi e che a volte ascoltiamo. Che Dio disarmi i nostri cuori!

Il secondo combattimento è contro tutto ciò che è portatore di guerra: accettiamo troppo facilmente la negazione della verità. Non stanchiamoci di trovare la verità! Non possiamo inoltre girare lo sguardo di fronte alle gravissime ingiustizie che colpiscono l’umanità, spesso provocare dal nostro tenore di vita. Ci sono popoli che vivono nella miseria perché sfruttati dai nostri popoli ricchi.

Terzo combattimento: lottare con Dio per strappargli la pace. Lo si fa soprattutto con la preghiera che impegna l’uomo in un confronto serrato con Dio per chiedergli ciò che solo lui può dare.”

Al termine, il parroco don Luigi Agazzi ha ringraziato i presenti, le autorità, l’amministrazione comunale e in particolare il vescovo Daniele che ha concluso la Via Crucis con la benedizione.

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