Rivolta d’Adda. Ladro seriale denunciato dai Carabinieri

È stato individuato e denunciato dai Carabinieri di Rivolta d’Adda il presunto autore di una serie di razzie, con tanto di ‘spaccate’, avvenute nelle scorse notti a Rivolta e nella vicina Treviglio. Si tratta di un uomo residente nella zona, con precedenti di polizia a carico, sospettato di avere rubato in maniera sistematica all’interno di varie attività commerciali del paese vicine anche alla caserma dei Cc, tanto da sembrare quasi un atto di sfida. I militari hanno lavorato giorno e notte per arrivare a identificarlo e denunciarlo per più furti aggravati, recuperando anche una parte della refurtiva razziata nei locali da lui visitati.

Caccia agli indizi

I Carabinieri del paese sono arrivati all’identificazione attraverso la caccia agli indizi, la raccolta di testimonianze, poche ma utili, e le tracce che l’uomo ha lasciato. La perquisizione nella sua abitazione ha permesso di trovare le prove delle razzie. L’ultima denuncia di furto i carabinieri l’hanno raccolta la mattina del 22 marzo quando la titolare di un esercizio pubblico ha riferito che alle 02.40 era scattato l’allarme presso il suo bar e tramite le telecamere, ha notato che una persona, utilizzando un tombino, aveva sfondato la vetrina ed era entrato all’interno rubando il registratore di cassa contenente alcune centinaia di euro. L’uomo si era dato poi alla fuga, buttando il registratore e prendendo i soldi. I militari hanno quindi acquisito le immagini fornite dalla vittima e le immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private presenti nella zona del furto e hanno potuto vedere l’azione commessa dal ladro solitario.

Escalation di furti

“Negli ultimi giorni, in paese – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – i furti erano decisamente aumentati: la notte del 5 marzo erano stati colpiti un negozio che vende sigarette elettroniche, un’agenzia assicurativa e un’autoscuola. In tutti i locali il ladro era entrato sfondando una porta o una finestra, rubando sigarette elettroniche e accessori, patenti di guida già intestate e denaro contante per alcune decine di euro. La notte del 10 marzo era stata colpita una merceria nella quale il ladro era entrato sfondando la vetrata con un tombino, rubando del denaro contante presente in cassa. La notte dell’11 marzo era stato colpito un esercizio commerciale che vende prodotti biologici, dove era stata sfondata la vetrata con un tombino e rubati cosmetici vari e bigiotteria. Un altro colpo era stato commesso la notte del 19 marzo, quando, sempre utilizzando un tombino, un uomo era entrato in un negozio di parrucchiere, impossessandosi del denaro presente nella cassa per un centinaio di euro”.

Indagini mirate

Dai riscontri l’autore sembrava essere sempre lo stesso, riconosciuto in un pregiudicato del posto. I militari hanno deciso di procedere a una perquisizione domiciliare al fine di trovare tracce pertinenti al reato e, di conseguenza, bloccare le azioni criminose di questo genere. Ed è proprio nel corso della perquisizione che sono arrivate le conferme. I Cc hanno infatti trovato gli abiti che l’uomo aveva al momento dell’incursione al bar del 22 marzo, corrispondenti per modello e colore; inoltre sono stati anche rinvenuti numerosi oggetti risultati rubati nei negozi di Rivolta. Non solo, l’uomo aveva nella propria dimora anche articoli rubati in due attività commerciali di Treviglio nella notte del 20 marzo. Si tratta di “sigarette elettroniche, liquidi e ricambi vari, trucchi e prodotti di bellezza di vario genere rubati in un negozio di Treviglio, borse da donna, bracciali, collane e orecchini di bigiotteria, materiale sportivo come borse, zaini e scarpe da tennis e accessori vari rubati in un tennis club trevigliese, borse e cartelline contenenti documenti dell’autoscuola in cui era avvenuto un furto. Tutto questo era una parte del bottino racimolato dall’uomo durante i suoi raid”. I Carabinieri di Rivolta hanno quindi convocato tutti i titolari degli esercizi commerciali colpiti per il riconoscimento di quanto trovato nella casa. Questi ultimi hanno riconosciuto tutti i prodotti che sono stati loro restituiti.  Al termine dell’indagine che ha consentito di dare un nome al presunto ladro, l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Cremona per furto aggravato.