Castelleone. Perseguita la ex, dai domiciliari al carcere

I Carabinieri di Castelleone

Del divieto di avvicinarsi alla moglie e di comunicare con lei se n’è infischiato così come degli arresti domiciliari. Questo il motivo per il quale un cittadino italiano, nella giornata di giovedì 2 febbraio, è stato condotto in carcere dai Carabinieri di Castelleone. L’arresto è avvenuto dopo l’ennesima azione intimidatoria nei confronti della ex compagna e del suo nuovo fidanzato.

Dal divieto di avvicinarsi ai domiciliari

“Solo pochi giorni fa, il 28 gennaio, – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – i Carabinieri della Stazione di Castelleone avevano dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Cremona con cui erano stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino italiano già sottoposto al divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli e al divieto di comunicare con loro per il reato di atti persecutori. L’indagato, ora separato dalla moglie, inizialmente era stato sottoposto al divieto di avvicinamento perché nel corso degli ultimi mesi aveva iniziato a perseguitare la ex moglie che aveva intrapreso una relazione affettiva con un altro uomo, arrivando in più occasioni a minacciarla. Per questo motivo gli era stato imposto il divieto di avvicinarsi e di comunicare con la donna e con i figli, ma i giorni scorsi il divieto verso i figli era stato revocato e l’uomo era andato a trovarli a casa della nonna. Approfittando della circostanza, aveva inveito e minacciato di morte ad alta voce l’ex moglie e il nuovo compagno, in quel momento non presenti, facendosi sentire da uno di figli che in seguito aveva espresso alla madre tutte le sue preoccupazioni per l’atteggiamento tenuto dal padre. La donna ha quindi riferito i fatti ai militari di Castelleone manifestando la situazione di pericolo tenuto conto del comportamento gravemente minaccioso di fronte al figlio e alla madre della donna. I Carabinieri di Castelleone avevano riportato tutto all’Autorità Giudiziaria che ha emesso la misura degli arresti domiciliari ritenuta in grado di contenere le intemperanze dell’uomo”.

Disposizione ignorata

Purtroppo, e numerosi episodi di cronaca insegnano, il provvedimento non si è rivelato sufficiente. “Il 29 gennaio, infatti, giorno immediatamente successivo all’esecuzione degli arresti domiciliari, in violazione dei divieti imposti, l’uomo ha provato più volte a telefonare alla donna ma è stato bloccato. Poi su un social, nonostante fosse espressamente vietato dall’ordinanza già in essere, ha pubblicato frasi ingiuriose verso di lei. Quest’ultima la mattina dopo ha trovato le gomme della sua auto sgonfie. Inoltre, il suo nuovo compagno aveva subito l’imbrattamento del citofono e della basculante del garage di casa e dalla visione delle telecamere di sorveglianza presenti sul posto è stato possibile riconoscere nell’ex marito della donna l’autore del fatto. E dalle telecamere di sorveglianza del paese è stato anche possibile rilevare il passaggio dell’auto dell’uomo”.

Arresto e carcerazione

I militari di Castelleone hanno quindi riassunto tutti questi elementi in una informativa inviata all’Autorità Giudiziaria. Tenuto conto del pericolo del ripetersi di ulteriori condotte persecutorie, dell’incapacità dell’uomo di controllare la propria rabbia verso la moglie e il nuovo compagno e della totale indifferenza verso le misure già prese nei suoi confronti, il Giudice per le indagini preliminari di Cremona ha disposto la sua custodia cautelare in carcere. I militari di Castelleone lo hanno, quindi, immediatamente raggiunto a casa e accompagnato a Cà del Ferro.